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L’arrivo del Corona Virus anche in Italia ha portato nuove abitudini a cui i nostri cittadini con erano per niente abituati ma che per forza maggiore hanno dovuto rispettare per salvaguardare il proprio stato di salute.
La prima misura anti-contagio oltre al lock down è stata quella di indossare obbligatoriamente la mascherina nel caso per motivi strettamente urgenti la gente avrebbe dovuto allontanarsi dalla propria abitazione e recarsi in luogo dove avrebbe potuto incontrare altra gente , potenzialmente infetta dal Covid19.
A dirla tutta ancora oggi , che per fortuna stiamo in una fase in cui il virus ci ha lasciato un pò d’aria, ci sono alcuni posti e alcune situazione in cui vige ancora quest’obbligo.

Con l’arrivo della stagione estiva , indossare la mascherina è davvero una cosa abbastanza dura , poichè il caldo eccessivo a volte porta ad una vera e propria sensazione di soffocamento , proprio per questo alcuni esperti del settore hanno diramato alcuni consigli in merito a tale situazione.
Tutto ciò lo riporta l‘International Journal of Environmental Research and Public Health , che consiglia a tutti di indossare con queste temperatura la mascherina chirurgica , ed evitare assolutamente le mascherine Ffp2 che aumentano notevolmente la temperatura facciale e costano anche molto di più.

Per la questione mascherine Ffp2,  il direttore della clinica Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, Bassetti, che non è stato sempre favorevole alle  idee dell’Organizzazione mondiale della sanità , ha consigliato di lasciarle usare solo ed esclusivamente al personale sanitario che ancora oggi , nonostante la crisi sanitaria sia rientrata , sono a rischio contagio da Covid 19.
Piccolo sipario anche sulla questione lock down e vero la riapertura delle frontiere , il dottore è assolutamente d’accordo sulla quarantena obbligatoria per i cittadini che arrivano dall’extra-Schengen. , visto che la situazione in quelle zone non è ancora del tutto sotto controllo.

Già di per sè il concetto dell’aborto farmacologico è stato oggetto di discussioni anche abbastanza importanti poichè in un Paese assai legato alla cultura del Cristianesimo , come la nostra Italia, l’idea di stroncare una vita non è il massimo , ma per fortuna si era ormai raggiunto stranamente un equilibrio tanto che da tempo non si parlava di questo argomento.
Si ritorna su questo concetto a causa della Governatrice della Regione Umbria , Donatella Tesei che in un delibera regionale tornava a prevedere l’aborto farmacologico solo in regime di ricovero.
La Tesei , facente parte del partito della Lega e convintissima Pro Life incurante del pensiero altrui offende ancora una volta i diritti delle donne e sopratutto la dignità di medici e professionisti sanitari che lavorano in questo campo.

A riguardo ci sono state tantissime critiche ed in particolare lo scrittore napoletano , Roberto Saviano accusa pesantemente la Governatrice , definendo la sua scelta scellerata e grave per la donna che già vive in un contesto dove la maggior parte dei medici presenti negli ospedali sono obiettori , nonostante ci sia la legge 194 che regola questa procedura.
Tutto ciò è stato deciso mentre i medici in questo periodo di emergenza Corona Virus hanno aumentato la richiesta di aborto tramite azione farmacologica proprio per evitare il contatto con zone particolarmente esposte al rischio , la Tesei incurante ha preso tutt’altra decisione

La cosa che desta più scalpore e che durante l’approvazione della delibera di giunta regionale , la maggioranza ha applaudito in maniera incessante la decisione appena approvata dalla loro leader.
Per fortuna dopo poche ore dalla notizia è intervenuto il Ministro della Salute , Roberto Speranza che senza esitazione ha fatto richiesta di delucidazioni all’Istituto Superiore di Sanità essendo che non ci sono mai stati esiti negativi o particolari dopo l’aborto con terapia farmacologica.
Si spera che ritorni tutto alla normalità e che la Governatrice della regione Umbria ritiri immediatamente tutto ciò che ha previsto in merito a questa situazione

In questo periodo di lock down dovuto al Corona Virus molti di noi hanno prestato poco attenzione alla propria forma fisica, in questa fase due che ci avvicina alla stagione estiva ognuno di noi vuole ritornare in una forma fisica quasi perfetta.
Oltre a seguire delle diete ipocaloriche le nostre abitudine prevedono l’associazione con la pratica sportiva , in particolare con la corsa.
La corsa , ci spiegano gli specialisti ha una componente aerobica , ovvero brucia calorie e a migliorare la nostra forma fisica, in tutto ciò è importante evitare di commettere alcuni errori che mettono a rischio quanto di buono fatto.

Soprattutto i principianti  che in questi giorni si stanno avvicinando alla corsa non devono commettere questi errori , ovvero indossare vestiti poco adatti , o voler tenere un ritmo troppo alto nei primi giorni.
Il primo concetto base per perdere peso è quello di bruciare più calorie di quante se ne assumano durante i pasti , cosa semplice a dire ma difficile da mettere in pratica.
In un’ora di allenamento intenso riusciamo a bruciare circa 500 kcal , sarebbe ottimo eseguirlo ogni giorni con costanza e soprattutto determinazione.
A proposito di allenamenti , se ne consigliano almeno 3 a settimane con una durata non inferiore ai 20 minuti e massimo di 1 ora.

E’ bene precisare che non basta una semplice corsa blanda e sopratutto lineare per bruciare calorie , infatti si suggerisce una corsa a intervalli, composta da un’alternanza di sprint con un ritmo normale, si può aggiungere anche la corsa a slalom con il vantaggio di potersi allenare in meno tempo perché si consumano più calorie , quindi adatta a chi lavora e ha poco tempo da dedicare alla cura del proprio corpo.
Alla sezione di cardio dovrebbero associarsi degli allenamenti dedicati alla forza , in quanto i muscoli anche nella fase di riposo consumano la massima quantità di energia.

Già un mese fa quando eravamo ancora in piena emergenza , il Premier Italiano aveva annunciato che per la fase due gli Italiani , avrebbero dovuto scaricarsi sui propri smartphone una nuova applicazione chiamata “Immuni” , che sarebbe stata utilissima  per la gestione del contact tracing nella fase 2.
Ad oggi però non vi è ancora notizia di questa app , nelle ultime interviste Giuseppe Conte ha annunciato che ci vorranno almeno altri 15 giorni per far si sia disponibile sui play store, si ci aspetta che per fine mese sia disponibile.More Link

Caffè al mattino: grazie alla caffeina possiamo ottenere un risveglio efficace e molto potente. Il caffè stimola il cervello

Caffè al mattinoUn vero italiano non può vivere senza almeno una tazzina di caffè al giorno: questa è una delle evidenze più importanti che riguardano la “dieta” tipo degli italiani, un genere di alimentazione che prevede anche l’uso della caffeina. Molte persone, tuttavia, non sono pienamente consapevoli del fatto che questa bevanda nasconde anche molti altri benefici, oltre ad essere un potente energizzante per svegliarsi al mattino o per rimanere svegli durante una sessione di studio matto e disperatissimo.

Vediamo, in particolare, una delle caratteristiche che rendono il caffè una delle bevande da preferire: questa caratteristica è data chiaramente dalla presenza di caffeina, un elemento in grado di dare la carica ed una sorta di energia potenziata. Grazie alla caffeina presente all’interno di questa bevanda, possiamo avere degli effetti energizzanti sin da subito, in quanto la sostanza funge da agente stimolante per il cervello e per il sistema nervoso. Prendere una tazza di caffè al risveglio (meglio ancora se seguita da una buona colazione a base di zuccheri, un frutto e qualche fetta biscottata con marmellata) può essere davvero un ottimo rimedio contro la stanchezza!

Fattori scatenanti sindrome bambino scosso

Fattori scatenanti Sindrome Bambino Scosso: molto spesso, è la risposta non adeguata ad un pianto inconsolabile del bambino, che rende il genitore impotente e lo spinge ad avere un atteggiamento non appropriato in risposta al problema

Fattori scatenanti sindrome bambino scossoSarà capitato a molti di noi di sentirci impotenti e non sapere proprio cosa fare di fronte ad un bambino che piange in maniera nervosa e che risulta quasi impossibile da consolare. Non è certo una novità che i bimbi piccoli specialmente appena nati, siano colpiti da attacchi di nervosismo, di fame, da dolorini e colichette, e che reagiscano piangendo ininterrottamente. È l’unico modo che i neonati hanno per dimostrare il loro stato d’animo e per far capire ai più grandi che c’è qualcosa che non va.

Non tutti, però, riescono a gestire al meglio le crisi di pianto e talvolta il comportamento più inappropriato è quello che in quell’istante può apparire, al contrario, come quello più giusto. Scuotere un bambino ripetutamente può portare a dei danni importanti, ma molto spesso i genitori non ne sono a conoscenza. Quali sono i fattori scatenanti, quindi? Spesso, chi mette in atto questi comportamenti è un genitore che cresce il suo bambino da solo; un genitore troppo giovane, o con basso livello di istruzione; o ancora, chi ha già vissuto in ambito familiare episodi di violenza che possono aver segnato.

Sindrome del Bambino Scosso incidenze

Sindrome del Bambino Scosso incidenze: secondo gli esperti, questa sindrome colpisce principalmente i bambini piccoli, tra le 2 settimane e i 6 mesi di vita, ed in ogni caso inferiori al primo anno di età

Sindrome del Bambino Scosso incidenzeAbbiamo molto parlato, specialmente negli ultimi giorni, della cosiddetta Sindrome del Bambino Scosso, che rappresenta un problema sempre più importante al quale bisogna dare attenzione. Infatti, un bimbo che viene scosso ripetutamente anche solo per reazione ad un pianto che appare inconsolabile, rischia di avere delle conseguenze sulla sua salute molto disastrose. Il cervello, infatti, si muove libero nel cranio e ciò può essere la causa di ecchimosi o problemi ancor più gravi.

Ma qual è l’effettiva incidenza della Shaken Baby Syndrome? Secondo gli esperti, la Sindrome del Bambino Scosso si ha principalmente tra le 2 settimane ed i 6 mesi di vita, con problemi che possono essere davvero dannosi per il piccolo, in quanto è proprio in questa età particolare che i muscoli del collo non sono ancora ben formati e non hanno, pertanto, alcuna effettiva capacità di sostenere la testa.

Per loro, qualsiasi movimento eccessivo e violento potrebbe quindi rappresentare un problema fondamentale per la loro salute e per il loro benessere, e chiaramente conseguenze anche psicologiche.

Sindrome del Bambino Scosso

Sindrome del Bambino Scosso: parte la campagna di sensibilizzazione contro questa forma di maltrattamento che riguarda soprattutto i bambini di meno di un anno

Sindrome del Bambino ScossoSi chiama Sindrome del Bambino Scosso ed è rappresentativa di una forma di maltrattamento sui più piccoli, che spesso è sottovalutata e le cui conseguenze sul piccolo possono avere dei risvolti davvero drammatici e molto rischiosi. La reale incidenza di questo problema in Italia non è facile da quantificare, ma pare che il problema legato a questa sindrome sia molto più esteso di quanto si possa immaginare: e così, è recentemente partita la campagna nazionale che si occupa della sensibilizzazione sulla “Shaken Baby Syndrome”, la “Sindrome del bambino scosso” per evitare le drammatiche conseguenze.

Ma cos’è questa sindrome? Secondo gli esperti, questa sindrome riguarda tutti quei bambini che vengono ripetutamente scossi per essere “risvegliati” da un pianto che appare inconsolabile: quando non si riesce a far smettere di piangere il piccolo, lo si scuote violentemente e ripetutamente, non avendo bene in mente le conseguenze dannose che questo gesto può avere sul loro corpo e sulla loro psiche.

Secondo le stime, pare che 3 casi su 10.000 bambini di meno di un anno di vita, possano essere colpiti da questa sindrome.

Periodo fertile femminile

Periodo fertile femminile: qual è il periodo fertile di una donna? Ecco le informazioni sull’ovulazione

Periodo fertile femminileQual è il periodo fertile di una donna? Come fare per rimanere incinta secondo natura? Per rispondere a queste domande, lecite specialmente per donne non molto informate in merito, è bene ricordare che il corpo femminile non è uguale per tutte e che le differenze possono rappresentare anche delle sostanziali variazioni per quel che concerne la capacità o l’immediatezza di una gravidanza.

Conoscere il proprio corpo ed il proprio ciclo mestruale è fondamentale, perché in effetti solo in questo modo si ha la garanzia di tentare l’impossibile per ottenere una gravidanza.

Il periodo fertile di una donna è dato da quel periodo durante il quale il corpo femminile si prepara ad accogliere la possibilità di una gravidanza: pertanto, è bene che tu conosca il tuo corpo, perché così potrai capire sia quando stai ovulando, sia quando è il momento giusto per fare l’amore.

L’ovulazione è il periodo fertile: essa si verifica, nella norma, circa 14 prima delle mestruazioni. Pertanto, a seconda della lunghezza del proprio ciclo mestruale, essa si può verificare al 14esimo giorno del ciclo – per cicli di 28 giorni – oppure al 16esimo giorno del ciclo, per cicli di 30 giorni, o ancora al 18esimo giorno del ciclo, per i cicli di 32 giorni. Fare l’amore in quel dato giorno e nei giorni precedenti, aiuta ad aumentare le probabilità di una gravidanza.

Ovulazione quando avviene

Ovulazione quando avviene: è importante conoscere bene il funzionamento e la durata del proprio ciclo mestruale

In un recente articolo abbiamo parlato dell’importanza di saper calcolare bene quali sono i giorni esatto dell’ovulazione femminile, allo scopo di evidenziare appunto la possibilità di concentrare i rapporti intimi proprio all’interno di quella fascia di giorni ed aumentare così le probabilità di una gravidanza.

Ovulazione quando avvieneAbbiamo detto, quindi, che l’ovulazione femminile si attesta intorno alla metà del ciclo mestruale, laddove per ciclo – facciamo attenzione – non intendiamo solo i giorni del flusso, ma tutto il percorso che va dal primo giorno del flusso, all’ultimo giorno che precede l’inizio del flusso successivo.

Per intenderci, quindi, se il flusso mestruale dura sostanzialmente da tre a cinque giorni – con qualche leggera variazione, che va da donna a donna – il ciclo mestruale ha una durata di 28 giorni per le donne “regolari”, più o meno per chi invece soffre di irregolarità mestruale.

Vedremo quindi che, se il ciclo è di 28 giorni, l’ovulazione si attesta intorno al 14esimo giorno; se il ciclo è di 30, l’ovulazione è intorno al 15esimo giorno, e così via. Prendere nota, quindi, del proprio ciclo mestruale, delle variazioni mensili e delle condizioni che possono determinare le variazioni, è molto importante perché consente di ottimizzare i propri rapporti.

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