Un divano si può restaurare e in tanti casi conviene: invece di buttarlo e spendere per un modello nuovo, si può riportare a vita quello che già hai, cambiando rivestimento, rifacendo l’imbottitura o sistemando la struttura. Il risultato, se il lavoro è fatto bene, è sorprendente.
Cosa si intende per restauro del divano?
Restaurare un divano non vuol dire solo lavare il tessuto o mettere un copridivano, il lavoro è più profondo perché il tappezziere o l’artigiano, interviene dove necessario per smontare, sostituire e ricucire. A volte basta cambiare le imbottiture o rinnovare la pelle, altre volte occorre rifoderare completamente.
Del resto, se il divano ha una buona struttura in legno, magari artigianale o di design, perché buttarlo via? Con il restauro puoi mantenerne il valore e dargli un aspetto nuovo. E non è solo una questione economica, è anche sostenibilità, meno rifiuti e più personalizzazione.
Restauro divano in pelle: dal rigenerare al rivestire
Il divano in pelle è un classico intramontabile, però con il tempo la pelle tende a segnarsi, si screpola, perde colore, diventa secca. In questi casi, il restauro non si limita a coprire i difetti, ma interviene con tecniche specifiche.
A volte basta una rigenerazione della pelle: pulizia a fondo, trattamenti nutrienti, nuova colorazione e protettivi. In altri casi, quando le crepe sono più serie, si usano resine elastiche che riempiono e ricostruiscono la superficie.
Se invece la pelle è irrecuperabile, l’unica soluzione è rifoderare, questo non vuol dire perdere il divano originale, anzi, la struttura resta, cambia solo il rivestimento. E in questo caso puoi anche scegliere se mantenere lo stesso colore o osare con un nuovo stile.
Perché conviene restaurare un divano in pelle?
- perché dura più a lungo e non devi ricomprare tutto;
- perché puoi scegliere come personalizzarlo;
- perché costa meno di un divano nuovo in pelle di pari qualità.
Restauro divano in tessuto: rifoderare e rigenerare
Con il tessuto il problema è diverso, si macchia, si logora, perde colore e qui il restauro significa spesso rifoderare il divano. Il tappezziere smonta i vecchi rivestimenti e ne realizza di nuovi su misura, con il tessuto che preferisci.
Di solito si approfitta per rifare anche le imbottiture, se i cuscini sono molli o schiacciati, vengono sostituiti con materiali più resistenti e confortevoli. E oggi ci sono tessuti tecnici antimacchia e idrorepellenti che rendono il divano molto più pratico rispetto a quello originale.
Risultato? Il tuo divano rimane lo stesso come struttura, ma esteticamente sembra nuovo e spesso è pure più comodo.
Restauro imbottitura divano: comfort prima di tutto
Un divano si giudica soprattutto da come ci si siede e quando le imbottiture cedono, la seduta diventa scomoda, e anche il divano più bello perde il suo senso.
Il restauro dell’imbottitura consiste nel sostituire i materiali interni con nuovi: gommapiuma ad alta densità, lattice, imbottiture ecologiche. Non solo si recupera il comfort originale, ma si può addirittura migliorarlo. Se un divano era troppo rigido o troppo morbido, si può correggere l’errore e adattarlo alle tue esigenze.
Restauro artigianale o fai-da-te?
Per piccole cose, come pulire la pelle o coprire un graffio, ci si può arrangiare. Ma il vero restauro artigianale richiede esperienza, strumenti e materiali che non si improvvisano.
Un professionista sa come tendere un tessuto senza pieghe, come rinforzare un punto debole della struttura, come scegliere imbottiture che durino. Il fai-da-te, invece, rischia di diventare un lavoro temporaneo che dopo poco peggiora la situazione. In pratica, per un divano che usi tutti i giorni, meglio affidarsi a mani esperte.
Quanto costa restaurare un divano e conviene davvero?
Il costo del lavoro di restauro del divano dipende dal materiale, dalle dimensioni e dal tipo di lavoro da effettuare. Ecco qualche prezzo indicativo per aiutarti ad avere un’idea:
- rifare l’imbottitura può costare dai 150 ai 250 euro;
- rifoderare un divano in tessuto dai 400 agli 800 euro,
- rigenerare la pelle tra i 250 e i 600 euro.
Se invece si rifodera completamente in pelle, il costo sale e può arrivare anche a 1.500 euro.
Quando conviene restaurare?
- Se il divano è di buona qualità o artigianale;
- Se ha un valore affettivo;
- Se vuoi un risultato personalizzato a costi più bassi rispetto a un nuovo modello di pari livello.
Molti pensano che comprare un divano nuovo sia più pratico, ma spesso si tratta di prodotti industriali meno solidi. Restaurare, invece, mantiene la qualità originaria e ti offre la possibilità di renderlo unico.
FAQ – Domande utili
Posso restaurare qualsiasi divano?
Sì, a meno che la struttura non sia irrimediabilmente compromessa.
Quanto dura un divano restaurato?
Se i materiali sono di qualità, può durare altri 10–15 anni.
È meglio restaurare o comprare un divano nuovo?
Se il divano è di qualità medio-alta, il restauro è quasi sempre più conveniente.
Si può restaurare un divano antico?
Sì, anzi in questi casi è consigliato affidarsi a professionisti specializzati.
Quanto costa rivestire un divano in tessuto?
In media da 400 a 800 euro, a seconda del modello e del tessuto scelto.