Toscana, vespa killer stermina le api

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Una vespa killer proveniente probabilmente dal sud-est asiatico potrebbe minacciare la popolazione di api regionale e in Toscana è già scattato da giorni l’allarme.
Si tratta della poco conosciuta vespa velutina, grande e pesante più o meno come un normale calabrone.
Secondo le prime ricostruzioni, questa vespa è giunta anni fa in Europa, precisamente in Francia tramite alcuni bonsai provenienti dal Sud della Cina, e da qui poi, in maniera naturale, è arrivata in Italia.
Il primo contatto in Italia, si è registrato sulla riviera ligure dove, sciami di queste vespe velutine, hanno distrutto ricoveri artificiali di api colone, dette arnie.

Infatti le ultime segnalazioni riguardanti queste vespe, ci sono state agli inizi di Aprile, in pieno Lockdown.
Proprio a causa dei provvedimenti anti contagio, le vespe hanno trovato via libera nelle varie arnie anche in Toscana e hanno praticamente ucciso e distrutto tutte le api presenti nei luoghi coinvolti.
Ora si teme che a causa di questa nuova vespa l’intero ecosistema e tutta la biodiversità del settore siano a rischio, visto l’impatto devastante che stanno avendo.
Gli esperti del settore nel frattempo, ritengono che sia necessario fermare questa nuova specie fin da subito, considerato che  la primavera è il senza dubbio il periodo più adatto per bloccarne l’avanzata, utilizzando semplici trappole cattura regina, senza le quali tra l’altro non si formano nuove colonie.

Proprio grazie a queste trappole cattura regina, in un solo giorno sono state catturate ben 5 vespe vetuline.
Un numero che, al contrario di quanto possa sembrare, è davvero considerevole.
Sull’argomento è intervenuta anche l’etologa del Dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze Rita Cervo, secondo la quale un apiario è ” un supermercato delle api velutine che hanno necessità delle proteine contenute nei muscoli delle api più comuni per nutrire le larve e allevare nuove regine

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