Category Archives: scienze

Home / news / scienze
24 Posts

In un primo periodo, che coincideva con l’uscita sul commercio del vaccino Pfizer/Biontech, il vaccino Sputnik creato in Russia non aveva suscitato molto interesse.
Purtroppo in questo momento della campagna vaccinale, dove ogni giorno si registrano numerosi ritardi sulle consegne delle dosi, il vaccino di origine russe inizia ad interessare, tanto che il Gruppo di Lavoro Sperimentazioni Vaccini e Terapie Innovative dell‘Istituto Lazzaro Spallanzani dopo un lungo studio ha prodotto un documento di nove pagine in merito, esprimendo un parere positivo.
Naturalmente sul dossier, sono stati indicati anche i limiti del vaccino.

Il vaccino è stato sviluppato su un vettore adenovirale umano eterologo, ha dato un’efficacia del 91,6%, in particolare è superiore al 90% nelle situazioni di malattia lieve e del 100% in quelle gravi, prevede anch’esso due dosi, la seconda a distanza di 21 giorni dalla prima.
L’efficacia è paragonabile a quella di Moderna e Pfizer, ovvero i due vaccini più efficaci attualmente disponibili sul nostro territorio.
Come già anticipato, lo Spallanzani ha evidenziato anche alcuni limiti che riguardano principalmente alcune informazioni relative al vaccino, nel dossier proveniente dalla Russia non è presenta la descrizione della tecnologia utilizzata per lo sviluppo dei vettori virali né esistono informazioni sulla genetica relativa al DNA trasportato dal vettore.

Anche gli infettivologi più importanti a livello nazionale hanno dato parere favorevole al vaccino russo.
Il Prof. Massimo Galli addirittura spera che l’EMA e l’AIFA possano in breve tempo dare l’ok sull’uso e sul commercio anche in Italia.
Il numero uno dell’Aifa, Magrini invece invita tutti a mantenere la calma, approvando si a grandi linee il vaccino russo, ma rimandando l’approvazione ufficiale ai prossimi mesi.
Nel frattempo nella giornata di domenica, nella Repubblica di San Marino sono arrivate le prime dosi di Sputnik, a riceverlo per prima un’infermiera.
In Italia attendiamo con speranza l’arrivo anche di questo vaccino.

 

Il Covid-19 arrivato nel mese di marzo anche sul territorio italiano ha portato una crisi economica e sanitaria di notevole importanza ,ma ha cambiato anche le regole sociali all’interno della popolazione.
Una regola dettata dai Dpcm del Governo Conte è stata quella di indossare la mascherina chirurgica quando si stava in posti all’aperto , questa però è stata abolita nei mesi estivi poichè sembrava che la curva di contagi si stesse abbassando.
E’ di pochi giorni fa il nuovo decreto legge varato dal Governo che contiene le nuove regole anti Covid-19 e le maggiori novità si hanno a riguardo l’uso della mascherina.

Nei posti all’aperto è stato reintrodotto l’uso della mascherina indipendentemente dalla distanza che intercorre tra due persone , questo obbligo non vale solo per i bambini con età inferiore ai sei anni o portatori di malattie incompatibili con l’uso di questo.
Nelle scuole invece la situazione rimane sempre la solita , ovvero quando si è seduti nei banchi non è obbligatorio indossarla , se invece ci si alza per la classe o per andare in bagno è obbligatorio indossarla.
Negli uffici sembra non essere cambiata la situazione , negli uffici condivisi con altre persone bisogna indossarla , se si è soli o ci sono pannelli separatori si può fare a meno.

Per gli amanti delle attività sportive le notizie continuano ad essere buone , non bisogna indossarla durante la seduta motoria se si è soli oppure se si riesce a mantenere un distanziamento di almeno un metro e mezzo.
Naturalmente esistono delle sanzioni per chi non rispetta a pieno questi obblighi, come nei mesi di maxi emergenza ci sono sanzioni amministrative e sanzioni penali,  quello che sorprendere di più è la multa ,rimane ancora tra i quattrocento e i mille euro.
Al di là delle sanzioni , l’obbligo della mascherina dovrebbe essere una buona pratica da mettere in atto sempre.

 

L’anatomia è una materia che affascina sempre di più le persone che iniziano a studiarla , un pò meno ai ragazzi che studiano alla Facoltà di Medicina e Chirurgia o a quella di Infermieristica che devono affrontare più di un esame di anatomia, tutti difficili da superare a causa proprio della difficoltà della materia.
In questo breve articolo vi parleremo di uno specifico organo maschile , ovvero l’organo riproduttivo , il pene.
Verranno usati termini comprensibili a tutti , ma nello stesso tempo queste scritture saranno sicuramente un valido riassunto per chi nella prossima sessione d’esami dovrà imparare questo argomento e per chi semplicemente è appassionato del corpo umano.

Sulla base di un lavoro realizzato dall’Humanitas , vi illustreremo in sintesi l’anatomia del pene e le sue principali funzioni.
Iniziamo con il dirvi che nei mammiferi costituisce, con i testicoli l’apparato riproduttivo esterno del maschio; svolge anche le funzioni escrettive come ultimo tratto interessato alla minzione.
E’ formato da 3 corpi a forma di cilindro e cavernosi , all’estremità di ciò a ricoprire ci è il glande che è parzialmente ricoperto dal prepuzio.
All’apice
 del glande sbocca il meato uretrale che consente di cacciar fuori , verso l’esterno , sia l’urina che lo sperma.

I corpi cavernosi sono irrorati da importanti arterie che sono chiamate arterie cavernose ed entrambi sono ricoperti da un robusto rivestimento fibroso, la “fascia di Buck”.
Quando il pene è a riposo negli spazi cavernosi la pressione sanguigna risulta essere assai bassa , mentre quando è in erezione  la quantità di sangue che si riversa nei corpi cavernosi aumenta di molto e così pure la pressione.
Le due funzioni principali del pene sono quella sessuale e quella urinaria , la seconda è svolta dalla presenza del uretra e del meato uretrale , mentre la prima che vede protagonista l’erezione è data dal cambiamento di pressione sanguigna.

Finalmente buone notizie arrivano dalla Cina in ambito sanitario , dopo il Covid-19 che sfortunatamente ha fatto tanti danni proprio in questo posto.
Il famoso pangolino, conosciuto anche come “formichiere squamoso” da oggi non verrà più usato come estrattore della cheratina, infatti nel continente Asiatico ogni anno arrivano sul mercato nero degli animali circa 200 mila pangolini che vengono squamati per ricavare il prodotto finale usato come medicinale.
Finalmente dopo tanti anni il World Wide Fund for Nature ovvero un’associazione di protezione ambientale ha finalmente deciso di alzare il livello di protezione verso questo mammifero che da anni non vive una situazione normale.

La stessa sorte che molti anni fa è toccata al panda, oggi tocca al pangolino , infatti la  Chinas National Forestry and Grassland Administration ha annunciato che per questo mammifero il livello di protezione salirà dall’uno al due e che le sue scaglie ricche di cheratina saranno rimosse dalla lista ufficiale dei preparati per la medicina tradizionale cinese.
Dalla lista de preparati sono stati eliminati , per fortuna, anche alcuni preparati a base di feci di pipistrello , anche questi assai usati nella tradizione asiatica.
Importante passo in avanti per la medicina e sopratutto verso il rispetto della vita degli animali , che in questi posti si stava perdendo del tutto.

Ritornando al pangolino , è importante ricordare le catture che questi poveri animali hanno subito fino a pochissimo tempo fa, molti venivano catturati nelle zone dell’Africa e poi rivenduti in Asia , dal momento in cui è scoppiato il Corona Virus , la situazione si è ribaltata; il povero animale è stato individuato come lo spillover e quindi il responsabile dello scoppio della pandemia.
Dopo alcuni studi a riguardo è stato confermato che il pangolino non ha avuto a che fare con lo scoppio della pandemia , dietro a tutto ciò la Cina ha voluto finalmente mettere fine al traffico illegale di questo mammifero.

Da sempre l’Italia può vantare e sventolare al mondo intero una realtà marittima fuori dal comune , in particolare il Mar Tirreno è conosciuto e ammirato per la ricca biodiversità dei suoi fondali marini e dal punto di vista estetico viene definito “pulito” dagli amanti e dai turisti provenienti dal mondo intero.
A proposito di ciò , la rivista Science considerata una delle più importanti a livello scientifico ha riportato nella sua ultima edizione alcuni dati in merito al Tirreno e più in generale alla situazione delle acque del nostro pianeta.More Link

Tra il 2004 ed il 2006, alcuni telescopi della Nasa avevano fotografato più volte un esopianeta dalle dimensioni 3 volte superiori a quelle di Giove (il Pianeta più grande del Sistema Solare).
Dopo il 2006 però, nessun satellite è più riuscito a trovarlo, dando grattacapi a molti astronomi.
Il Pianeta scomparso, danzava intorno alla stella Formalhaut ed era stato fotografato dal telescopio spaziale Hubble.
In seguito fu chiamato Formalhaut-b e fu scoperto che si muoveva all’interno di un immenso anello di detriti, a circa 25 anni luce di distanza da noi.
Dopo la scomparsa, varie sono state le teorie tra cui chi sosteneva e sostiene che quel Pianeta gigante non sia mai esistito.

More Link

Allerta caldo

Allerta caldo: il Ministero della Salute ha avvisato che nei prossimi giorni scatteranno situazioni da bollino rosso in molte città d’Italia. Ecco quali sono le novità in merito a questa situazione meteo da vera e propria allerta

Allerta caldoÈ arrivato il grande caldo anche in quest’estate del 2018 e il Ministero della salute mette in allerta gli Italiani ed in vita al rispetto delle più comuni regole atte a proteggersi dalle situazioni spiacevoli che esso potrebbe causare.

Le città più colpite dall’afa saranno soprattutto situate nei grandi centri urbani ed il bollino rosso attribuito esprime uno stato di allerta 3: ma a tutto c’è rimedio e se il caldo aggredisce basterà proteggersi con le più comuni regole che potranno permettere la corretta trasudazione del corpo, ricordando che il sudore serve tanto a proteggere lo stesso da eventi inerenti alle temperature troppo alte.

È inoltre fondamentale ricordarsi delle persone più deboli come anziani bambini e persone non autosufficienti, in quanto a causa del grande caldo potrebbero non essere in grado di proteggersi in maniera adeguata: nel caso degli anziani ad esempio sarebbe opportuno non farli uscire a fare la spesa ma farla per loro abbondando di sostanze che possano provvedere alla loro reidratazione.

Sindrome Bambino Scosso pericolo

Sindrome Bambino Scosso pericolo: diventa molto pericoloso quando si scuote il neonato per un periodo da 4 a 20 secondi

Sindrome Bambino Scosso pericoloScuotere ripetutamente un neonato può essere un vero e proprio problema per la sua salute e per il suo benessere, sia dal punto di vista fisico, sia dal punto di vista psicologico e neurologico: la Sindrome del Bambino Scosso – così si chiama questo grave problema che affligge anche la nostra società, con una incidenza che oggi appare di circa 3 neonati ogni 10.000 – è una sindrome che si ha quando il neonato viene scosso violentemente.

Spesso, è semplicemente una risposta inappropriata ad un pianto che appare inconsolabile, un comportamento che il genitore o l’adulto mette in atto, ignorando i pericoli che possono celarsi dietro questo atteggiamento. Infatti, molto spesso non si è consapevoli dei rischi a cui si va incontro semplicemente perché non si è ben informati circa le conseguenze di un comportamento pericoloso.

Ma quando diventa davvero un pericolo scuotere energicamente un neonato? Il pericolo si inizia ad avere se il neonato viene scosso per circa 3-4 volte al secondo, per un periodo variabile da 4 a 20 secondi: il cervello si muove liberamente nel cranio e le conseguenze possono essere ecchimosi, ferite, e molto altro.

Clima devastato: ultime ondate di calore saranno in aumento nei prossimi 50 anni

Il caldo degli ultimi giorni sta provocando delle vere e proprie problematiche, conseguenze da non sottovalutare, non solo per la salute dell’essere umano ma anche per quel che riguarda quella dell’ambiente: sempre più piante ed alberi, infatti, soffrono di una situazione di calore eccessivo come quello che si è verificato nei giorni scorsi e che sta continuando ad essere un problema anche in queste ore.

Clima devastatoLa situazione è quindi sempre più devastante: sempre più persone soffrono il caldo e le temperature elevate di queste ultime giornate e, quel che è peggio, è che, a quanto pare, le ondate di calore continueranno a devastare in maniera davvero importante il paese, anche nei prossimi anni, è quanto si evince da una recente indagine e ricerca che è stata portata avanti, proprio in queste ultime settimane, da parte dei ricercatori dell’European Commission Joint Research Centre, i quali hanno messo a punto una indagine anche in merito alle evoluzioni climatiche dei prossimi anni, studiando le conseguenze relative ai sette eventi più dannosi dal punto di vista del meteo. Le ondate di calore, secondo gli studiosi, potrebbero addirittura aumentare di ben 50 volte rispetto agli ultimi trent’anni appena trascorsi.

Meteorite in cielo

Meteorite in cielo: si è disintegrato a contatto con l’atmosfera. Nei cieli del Nord Italia un bagliore di luce

Meteorite in cieloUn’esplosione, un bagliore di luce molto forte, un impatto importante sulla terra: è quanto è accaduto nella serata del 30 maggio 2017 nei cieli del Nord Italia, che sono stati letteralmente illuminati dal passaggio di una scia verde che ha preoccupato ed allo stesso tempo entusiasmato i residenti delle città interessate.

Si è trattato del passaggio di un meteorite, un fenomeno che non si presenta così spesso e che nella serata di martedì 30 maggio, intorno alle 23, ha fatto puntare gli occhi al cielo di molti residenti delle città interessate dall’esplosione. Poco dopo il passaggio della scia verde, è stato udito lo scoppio, segno che il corpo celeste, incontrando l’atmosfera della terra, era esploso disintegrandosi completamente: un po’ di paura per chi non ha capito subito di cosa si trattasse, anche perché lo scoppio, sopraggiunto comunque a diversi chilometri di altezza, aveva immediatamente fatto pensare ad una bomba o a qualcosa di peggio.

Il boato è stato percepito in maniera distinta in molte città delle regioni Veneto ed Emilia Romagna ed in particolar modo a Rovigo, Padova, Bologna, Modena e Ferrara: niente paura, però, perché il meteorite non ha provocato alcun danno o problema durante l’impatto con l’atmosfera terrestre.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi