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La nave portacontainer Ever Given che martedì mattina si è incagliata nel tratto meridionale del canale di Suez ostruendolo completamente e bloccando totalmente il trasporto marittimo, dopo giorni di lavoro inizia a muoversi e a galleggiare.
La nave pesa oltre 220 mila tonnellate ed è lunga come quattro campi da calcio.
Purtroppo ciò ha provocato seri disagi, più di 200 navi sono rimaste bloccate alle due estremità e nell’area di attesa al centro del canale, provocando notevoli ritardi nelle consegne di petrolio e altri prodotti.
Con un pò di alta marea, l’armatore della nave a prima mattina è riuscito a fare delle difficilissime manovre, la situazione sembra quasi sbloccata.

Le manovre riprenderanno non appena il livello dell’acqua salirà al massimo, così che si sposterà al centro della via marittima.
A confermare il quasi sblocco totale delle nave è la Leth Agiences una società di fornitura di servizi per il canale tramite un twett.
Anche il tenente generale Osama Rabei, capo dell’Autorità del Canale di Suez, in Egitto ha confermato la bella notizia aggiungendo che è stata raddrizzato la rotta della nave e che la poppa è stata spostata di 102 metri.
Anche i siti web hanno annunciato la lieta notizia, Vesselfinder e Myshiptracking all’alba hanno evidenziato come la poppa della nave si fosse allontanata dalla riva occidentale del canale.

Martedì scorso il tragico evento, il portacontainer rimase bloccato nel canale di Suez a causa di fortissimi venti e di un’abbassamento improvviso delle acque.
Le operazioni di sblocco sono state capitanate da una società olandese, almeno dieci rimorchiatori e draghe sono stati coinvolti per aspirare la sabbia da sotto la nave.
Alcuni Paesi hanno lanciato l’allarme, se la situazione non si sarebbe sbloccata in tempi brevi molti sarebbero rimasti senza materiale per la produzione poi di materie fondamentali per la sopravvivenza.
L’ingorgo delle navi creatosi al canale di Suez, secondo una previsione , dovrebbe smaltirsi non prima di 3-6 giorni.

La mancanza di dosi per avviarsi alla vaccinazione di massa prevista nei mesi estivi ha costretto la regione Campania ad iniziare delle trattative private con le aziende farmaceutiche produttrici del vaccino.
Già nelle scorse settimane il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca avevo lasciato trapelare qualche indizio in merito all’approvvigionamento di fiale in maniera autonoma, ma non dando ulteriori informazioni in merito.
In questi giorni però sta circolando una voce, che sembrerebbe essere vera, su un piccolo accordo tra la regione Campania e la Russia, per la compera del vaccino Sputnik V, oggi ne hanno parlato anche alcune testate giornalistiche di rilevanza nazionale.

A differenza dei vaccini a mRNA di Pfizer-BioNTech e Moderna, Sputnik V sfrutta come AstraZeneca e Johnson & Johnson- la tecnologia a vettore virale,  l’obiettivo finale resta sempre far produrre al sistema immunitario gli anticorpi diretti contro la proteina spike di Sars-Cov-2.
Lo studio pubblicato su “The Lancet”, il primo di un certo livello sull’efficacia del vaccino russo, ha coinvolto oltre 20 mila persone, Sputnik V è efficace nel prevenire la malattia sintomatica nel 91% dei casi, anche se alcuni punti sono ancora poco chiari, a riferirlo è stata l’AIFA  e l’EMA.
Vincenzo De Luca aspetta solo l’ok dagli enti preposti , il resto è già tutto stipulato.

L’accordo in segreto è stato stipulato tra Soresa, società della Regione Campania che svolge il ruolo di centrale degli acquisti dei prodotti destinati alle aziende del sistema sanitario regionale e il fondo Russo per gli investimenti diretti (Rdif).
Le dosi che eventualmente dovrebbero arrivare nella regione Campania sono state già prodotte dall’operatore economico Human Vaccine.
Al di là dell’autorizzazione che riceverà o meno dall’AIFA e dall’EMA, è doveroso sottolineare l’ennesimo brillante lavoro svolto dalla maggioranza governativa della regione, che ancora una volta mostra un sistema super efficiente in un periodo non proprio facile.

 

Ennesima tragedia negli Stati Uniti D’America, purtroppo si tornano a contare dei morti causati da arma da fuoco.
Proprio una settimana fa, gli americani appresero la tragica notizia dalle televisioni locali, di una strage fatta in alcuni centri massaggi di Atlanta da un ragazzino di circa 20 anni che uccise ben 8 persone, il motivo legato ad un vero e proprio odio contro l’etnia asiatica, questa mattina la notizia di una sparatoria che al momento conta dieci morti.
In un momento già tragico per l’espandersi del Coronavirus, queste scene non dovrebbero nemmeno passare per la mente di una persona psicologicamente stabile.

Il fatto è accaduto con precisione nella cittadina di Boulder nel Colorado, Stato degli Stati Uniti occidentale, quando un signore è entrato indisturbato e senza farsi notare in un supermercato, con estrema freddezza ha imbracciato il suo fucile, un semiautomatico AR-15 e ha iniziato a sparare all’impazzata.
Dieci le persone colpite da arma da fuoco e che hanno perso inevitabilmente la vita, tra questi vi era un famoso agente della Polizia, il 51enne Eric Talley intervenuto sul posto per cercare di sedare la sparatoria.
Il Governatore del Colorado, Jared Polis subito dopo l’accaduto, esprime le sue parole di cordoglio per le vittime e le loro rispettive famiglie, denunciando il gesto folle compiuto dal suo concittadino.

Ad indagare sul caso gli agenti dell’FBI che hanno informato subito anche il Presidente Biden, che vorrà sapere ogni piccola novità sulla questione.
A sottolineare la pazzia successa, un video girato da un testimone oculare in cui si vedono decine e decine di persone stese a terra fuori e dentro al negozio, si sentono purtroppo anche i colpi d’arma da fuoco, che saranno letali per chi si trovava nel negozio.
I cittadini americani impauriti invocano un secondo lockdown, visto che da quanto vi è maggiore libertà succedono fatti davvero brutti.

In queste ore, in Italia, circa nove mila dipendenti di Amazon e ben oltre trenta mila della filiera connessi alla piattaforma statunitense più importante a livello di commercio online, sono in sciopero.
Grazie all’aiuto dei sindacati è stato indetto questo giorno di protesta, il primo al mondo per dirla tutta.
I lavoratori lamentano le pessime condizioni in cui si ritrovano a lavorare, con orari impossibili, spesso si superano le dieci ore lavorative, un’inquadramento contrattuale sbagliato e nessuna indennità legata all’emergenza Coronavirus, nonostante il lavoro non si sia mai fermato, anzi è aumentato.
In più, i vertici dell’azienda non sono disposti nemmeno ad un confronto.

L’azienda tramite una nota ha voluto però precisare alcune cosi, in primis sottolineando che non esiste nessuna situazione pessima di lavoro, anzi gli stipendi sono super competitivi rispetto alla concorrenza, ribadendo di aver già effettuato all’inizio del nuovo anno due colloqui con i sindacati, purtroppo non andati a buon fine.
I sindacati in risposta alla nota aziendale, hanno invitato i consumatori a non ordinare nessun tipo di prodotto nella giornata odierna, la proposta è stata accolta e condivisa anche da Federconsumatori.
In sciopero  tutte le società di fornitura di servizi di logistica che lavorano per Amazon.

Anche in America sono giorni importanti per le condizioni di salute dei lavoratori Amazon.
Nello stabilimento di Alabama ci saranno le votazioni per eleggere i sindacati dei lavoratori, il gruppo di Bezos ha cercato di boicottare fino all’ultimo gli incontri tra lavoratori, tanto che il nuovo presidente americano, Biden, è intervenuto a sostegno della categoria dei lavoratori, ricordando di rispettarne sempre e comunque i diritti.
Sempre dall’America arrivano notizie sulla richiesta di circa 4 mila lavoratori Amazon di buoni pasto, per fronteggiare la crisi economica.
La piattaforma di e-commerce più importante al mondo è finita in pochi giorni in un polverone.

 

La situazione Coronavirus in Italia è abbastanza allarmante, nelle ultime settimane la curva dei contagi anche se molto lentamente sta iniziando a salire, questo anche a causa dell’arrivo di nuove varianti, in particolare quella inglese che sembra essere molto più contagiosa soprattutto tra i ragazzini.
Molte regioni da questa mattina saranno in fascia rossa, non ci si potrà muovere se non per esigenze di lavoro o di salute, queste drastiche decisioni sono state prese al fine di non affollare di nuovo, le strutture sanitarie, che iniziano a non avere più posti letto disponibili.
Il  governo sta pensando di mettere in atto una nuova strategia.

Nel tardo pomeriggio è prevista una riunione davvero importanti tra alcuni esponenti del governo, a presiedere ci sarà Mario Draghi, poi il Ministro della Salute Roberto Speranza, il ministro per gli affari regionali Mariastella Gelmini, il capo del Comitato Tecnico Scientifico Agostino Miozzo e il nuovo commissario per l’emergenza Covid-19 Giuseppe Figliuolo, il tema centrale sarà l’istituzione di un lockdown nazionale fino alle festività Pasquali.
Si discuterà sul coprifuoco, possibile anticipo di due o tre ore , rispetto all’orario vigente.
Dopo l’incontro, il Premier italiano conferirà i fatti alla maggioranza per decidere insieme quale strategia usare.

L’idea di un lockdown generalizzato dovrebbe innanzitutto far calare velocemente il numero di positivi ed isolare finalmente queste varianti tanto pericolose, e poi consentirebbe di accelerare i tempi per la campagna vaccinale.
A proposito di vaccini, finalmente arrivano buone notizie, in arrivo circa 9 milioni di dosi entro fine mese e dal 1° aprile e per i prossimi tre mesi dovrebbero arrivarne circa 17 milioni al mese.
Si lavora anche alla chiusura delle attività commerciali almeno nelle città in cui vige la zona rossa.
In tarda serata dovrebbero esserci informazioni più precise a riguardo, gli italiani sperano solo di ritornare a vivere una vita normale.

 

Nel pieno della campagna di vaccinazione, che purtroppo per chissà quale motivazione nel nostro Paese procede molto lentamente, stiamo assistendo ad una campagna di disinformazione sul vaccino AstraZeneca, che da poche settimane è stato accettato in Europa e in Italia dall’EMA e dell’AIFA.
Fare chiarezza su questa questione è di un’importanza immensa, vaccinarsi è un dovere morale da fare prima verso noi stessi e poi nei confronti degli altri, in particolare per rispetto delle 95 mila vittime causate dal Covid-19.
Raggiungere l’immunità di gregge e ritornare alla vita di tutti i giorni non è forse il desiderio più grande che al momento abbiamo ?!

Dalla Germania arrivano notizie davvero brutte sui vaccini prodotti da AstraZeneca, sarà tutto vero?
Partiamo dal principio che qualsiasi tipo di vaccino porta con sè lievissimi effetti collaterali, questi però dimostrano proprio l’efficacia del medicinale, quindi non dovrebbero preoccupare.
In Germania è accaduto che in alcune cliniche del nord del Westfalia, circa il 40% degli operatori sanitari ha avuto effetti collaterali dopo l’iniezione, le previsioni erano ben diversi, si attendeva che non oltre il 10% avrebbe dovuto presentare reazioni post-vaccinali.
L’Istituto Paul Ehrlich, l’istituzione federale tedesca che si occupa di vaccini, sta studiando il perchè di questa vicenda.

Va comunque detto che la vaccinazione è stata solo temporaneamente bloccata perchè le strutture sanitarie avevano problemi legati al numero di personale.
La stessa vicenda è capitata anche in Svezia, dove su 400 dosi somministrate, 100 sanitari hanno fatto registrare la presenza di effetti collaterali.
Gli esperti mondiali rassicurano ancora una volta la popolazione, il vaccino inglese è sicuro al 100%.
Intanto la campagna di vaccinazione in Italia procede con qualche ritardo, entro il 15 Aprile tutti i sanitari dovrebbero avere ricevuto la seconda dose, nel giro di qualche giorno in più anche la vaccinazione agli over 80 dovrebbe essere completata.
Si passerà poi , nel mese di Aprile, a vaccinare le categorie più fragili.

Da stamattina l’Italia è quasi tutta colorata di gialla, ad esclusione della Puglia, Umbria, Sardegna, Sicilia e provincia autonoma di Bolzano che restano in zona arancione per almeno altre due settimane.
La divisione in zone colorate a secondo della situazione relativa al contagio da Coronavirus e rispetto alla situazione ospedaliera sta dando i suoi frutti, visto che l’indice di contagio nazionale è di nuovo sotto l’1%, in questo modo il la tracciabilità dei contagi può riprendere e il virus viene meglio controllato.
In questo articolo vi illustreremo ciò che si può fare e ciò che non si può fare in zona gialla.

Gli spostamenti all’interno della regione di appartenenza sono consentiti senza nessun limite, fino al 15 di Febbraio invece è assolutamente vietato spostarsi fuori regione se non per un valido motivo.
Chi ha però una seconda casa può spostarsi senza ricorrere in sanzioni, anche se questa è situata fuori dai confini regionali.
Resta sempre valido il “coprifuoco”, dalle ore 22 della sera fino alle ore 5 del mattino non è possibile circolare in strada se non per vere esigenze attestate da un’autocertificazione.
Ci si può recare da amici e parenti, una sola volta al giorno e al massimo due persone.

Iniziano a respirare bar e ristoranti.
Tutti i bar potranno restare aperti dalle ore 5 del mattino fino alle ore 18 con servizio ai tavoli, dopo è vietato l’asporto.
I ristoranti lo stesso potranno restare aperti con servizio ai tavoli fino alle ore 18, dopo sarà consentito solo l’asporto e la consegna a domicilio.
I centri commerciali invece dovranno restare chiusi nei giorni festivi e pre-festivi, salvo per farmacie, supermercato o edicole situate all’interno.
Finalmente riaprono anche i musei nei giorni feriali, la cultura ritorna al centro del nostro Paese.
Restano ancora chiuse palestre, piscine e centri sportivi.
Nel pieno rispetto delle regole, gli italiani avranno un pò meno regole da seguire.

L’Italia come ben sappiamo è suddivisa in zone di colore differente, gialla arancione e rossa, questo colore viene assegnato in base alla situazione Coronavirus a livello regionale.
I criteri per cui una regione ha un colore differente rispetto all’altra sono vari, in particolare risulta importante la valutazione della criticità delle strutture sanitarie, ovvero i posti letti occupati da pazienti con Covid-19, e l’indice di contagiosità, ovvero l’Rt, in secondo piano poi vengono valutati altri parametri.
Proprio nella giornata di oggi il ministro Roberto Speranza insieme all’Istituto superiore di sanità e il Comitato tecnico-scientifico valuterà l’andamento del virus in base ai dati inviati dalle regioni.

Dopo questa valutazione la situazione in Italia potrebbe subire dei cambiamenti a partire dal prossimo lunedì.
La Lombardia resterà in zona rossa sicuramente altri sette giorni come prevede il decreto emesso da Roberto Speranza, anche se si aspetta la risposta del Tar, dopo il ricorso fatto per ritornare in zona arancione.
Anche la Sicilia e l’Alto Adige dovranno rimanere in zona rossa fino a fine mese.
Le regioni che dovrebbero rimanere in zona arancione saranno Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Valle d’Aosta, Calabria, Emilia-Romagna, Veneto e Liguria, anche se il governatore Toti rivendica il passaggio in zona gialla.

Dovrebbero confermare il proprio colore, giallo,  la Campania, la Basilicata, il Molise e la Sardegna, nulla però di sicuro.
Importante novità potrebbe verificarsi dalla settimana prossima, la provincia autonoma di Trento che oggi è in zona gialla potrebbe entrare nella zona bianca.
Questa prevede l’apertura di bar, ristoranti, palestre e centri sportivi, vigerà solo l’obbligo di indossare la mascherina e il divieto di assembramento.
La regione Toscana rimarrà gialla, procede in maniera spedita il rientro nelle scuole grazie alle politiche messe in atto dalla regione per l’aumento dei trasporti pubblici in particolar modo nelle ore scolastiche.

Giovedì di lacrime e sgomento a Palermo, una challenge che spopola tra ragazzini fa registrare la morte cerebrale di una ragazzina di soli 10 anni.
Questa nuova tendenza purtroppo spopola tra gli adolescenti, lo scopo è quello di mostrarsi forti davanti ad una sfida, che il più delle volte porta a risultati disastrosi, è il caso di ieri quando una ragazzina chiusa nel bagno di casa ha provato a vincere una tappa della “hanging challenge”, questa prevedeva di stringere al collo una cintura, la bimba ha ben pensato di usare quella dell’accappatoio.
I genitori rientrati in casa hanno avvertito subito i soccorsi sanitari.

L’adolescente è arrivata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale “Di Cristina” in condizioni disastrose, dopo una lunga asfissia il cuore è si ripartito grazie alle manovre dei medici e infermieri ma la TAC encefalo effettuata in Pronto Soccorso ha evidenziato una situazione di coma profondo da encefalopatia post anossica prolungata, ora è ricoverata in terapia intensiva pediatrica per ulteriori accertamenti, ad ora le condizioni sono critiche.
I genitori hanno dato il consenso per la donazione degli organi, gesto nobilissimo fatto in un momento davvero triste per l’intera famiglia.

Un parente che abita nello stesso palazzo dell’accaduto ha raccontato di aver sentito urla e pianti di disperazione proveniente dall’abitazione della piccola, arrivato nel bagno ha trovato i genitori disperati per le condizioni della piccola, stesa a terra priva di sensi e in arresto cardiocircolatorio.
Purtroppo la centrale operativa del 118 non era raggiungibile, cosi che hanno deciso di portare la ragazza al pronto soccorso con l’auto.
In ospedale sono arrivati poi una piccola folla di parenti e qualche amico di scuola della ragazzina, tutti scossi dalla terribile notizia.
I carabinieri della locale stazione hanno sequestrato il cellulare della ragazzina per cercare di capire chi è stato l’ideatore di questo gioco davvero pericoloso.

La regione Campania che nella prima ondata di Covid-19 registratasi nei mesi che vanno da Marzo a Maggio aveva ben contenuto l’espandersi del virus, anzi era stata considerata in tutto il mondo come un modello di rigore da seguire meticolosamente.
Nei mesi estivi dove la situazione ai nostri occhi sembrava essere un pò più tranquilla, il governatore De Luca ha messo in campi sistemi di potenziamento in ambito sanitario, aumentando i posti letto della terapia intensiva e istituendo ospedali che ospitassero solo pazienti affetti da Corona Virus.
La situazione in questo momento però non è delle migliori, anche se viene indicata come Zona Gialla dal Ministero della Salute.

Il Comitato Tecnico Scientifico insieme al ministro della Salute Roberto Speranza ,nella giornata di ieri hanno ricontrollato i dati dei contagi che ogni giorno le regioni inviano all’istituto e la situazione della Campania nonostante i numeri assai importanti sembra essere da zona addirittura “verde”, tutto ciò ha insospettito un pò tutti.
Il caso Campania ha intasato le maggiori testate giornalistiche, a far scalpore i 4601 nuovi positivi a fronte di poco meno di 26mila tamponi di ieri e l’aumento dei posti di degenza di oltre 1300 unità con le terapie intensive passate in pochi giorni da 335 a 590 posti letto.

Nonostante questi numeri in Campania le file delle ambulanze ritornano ad occupare gli ingressi degli Ospedali, la gente per effettuare un tampone aspetta ore ed ore, addirittura l’ordine dei medici ha richiesto a gran voce il lockdown totale, prevedendo un collasso degli ospedali se i numeri continuano ad essere questi.
La giornata di ieri ha però evidenziato che nonostante l’invito a non uscire se non per necessità , la gente si è riversata in strada , a Napoli il lungomare è stato assalito da migliaia di persone, per fortuna a Salerno con la chiusura del lungomare la situazione è stata tenuta sotto controllo.

 

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