Caos pillola abortiva , il ministro Speranza chiede il parere al Consiglio Superiore di Sanità

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Già di per sè il concetto dell’aborto farmacologico è stato oggetto di discussioni anche abbastanza importanti poichè in un Paese assai legato alla cultura del Cristianesimo , come la nostra Italia, l’idea di stroncare una vita non è il massimo , ma per fortuna si era ormai raggiunto stranamente un equilibrio tanto che da tempo non si parlava di questo argomento.
Si ritorna su questo concetto a causa della Governatrice della Regione Umbria , Donatella Tesei che in un delibera regionale tornava a prevedere l’aborto farmacologico solo in regime di ricovero.
La Tesei , facente parte del partito della Lega e convintissima Pro Life incurante del pensiero altrui offende ancora una volta i diritti delle donne e sopratutto la dignità di medici e professionisti sanitari che lavorano in questo campo.

A riguardo ci sono state tantissime critiche ed in particolare lo scrittore napoletano , Roberto Saviano accusa pesantemente la Governatrice , definendo la sua scelta scellerata e grave per la donna che già vive in un contesto dove la maggior parte dei medici presenti negli ospedali sono obiettori , nonostante ci sia la legge 194 che regola questa procedura.
Tutto ciò è stato deciso mentre i medici in questo periodo di emergenza Corona Virus hanno aumentato la richiesta di aborto tramite azione farmacologica proprio per evitare il contatto con zone particolarmente esposte al rischio , la Tesei incurante ha preso tutt’altra decisione

La cosa che desta più scalpore e che durante l’approvazione della delibera di giunta regionale , la maggioranza ha applaudito in maniera incessante la decisione appena approvata dalla loro leader.
Per fortuna dopo poche ore dalla notizia è intervenuto il Ministro della Salute , Roberto Speranza che senza esitazione ha fatto richiesta di delucidazioni all’Istituto Superiore di Sanità essendo che non ci sono mai stati esiti negativi o particolari dopo l’aborto con terapia farmacologica.
Si spera che ritorni tutto alla normalità e che la Governatrice della regione Umbria ritiri immediatamente tutto ciò che ha previsto in merito a questa situazione

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