Nella giornata del 27 Agosto 2021 una nuova tragedia ha visto nuovamente vittima una donna di 25 anni violentata da un egiziano di 31 anni sbarcato il mese scorso a Lampedusa. La vicenda è avvenuta a Milano, nei pressi dell’ospedale San Raffaele, dove la vittima lavorava. L’uomo accusato per lo stupro della giovane donna è un cittadino egiziano di 31 anni sbarcato a Lampedusa all’inizio di luglio.
La violenza è avvenuta in strada nei pressi della zona di Cascina Gobba.
Stando a quanto ricostruito anche grazie all’analisi delle telecamere poste sulla scena, l’uomo, senza permesso di soggiorno e senza precedenti penali, ha visto passare la giovane che, verso le 6.30 del mattino, si stava recando a piedi in ospedale imboccando una scorciatoia per raggiungere il luogo di lavoro e l’ha aggredita, trascinandola in una zona non visibile e chiusa e l’ha violentata. Dopo la violenza l’uomo è rimasto ancora qualche minuto sul posto, mentre la 25enne è scappata al lavoro, dove ha raccontato alle colleghe cosa le fosse successo. Ferita e spaventata in uno stato di choc si è rifiutata in un primo momento di rivolgersi alla polizia, ma le colleghe l’hanno convinta a presentarsi nel pomeriggio alla clinica Mangiagalli. Si è arrivati, poi, nel giro di pochi giorni al fermo per violenza sessuale perché gli investigatori della Squadra mobile hanno analizzato tutte le telecamere di sorveglianza della zona incrociando questi dati con i tabulati telefonici.
Decisivo è stato anche il riscontro ottenuto con le analisi sul Dna. L’uomo 31enne era sbarcato a Lampedusa all’inizio di luglio.
Nel 206, a seguito di una statistica, si è giunti che in Italia circa 6 milioni e 743 000, cioè il 31,9% della popolazione femminile è stata vittima di stupro, sia verbale che fisico. Un numero preoccupante e sempre in aumento.