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In uno dei momenti più bui della storia italiana, arriva una notizia che, seppur di secondaria necessità, farà felice praticamente tutto il popolo italiano: nei prossimi anni sarà possibile avere un wifi libero e gratuito in tutta la nostra penisola. Così, ogni dispositivo potrà essere collegato alla rete senza far affidamento a nessun operatore di rete e, si potrà lavorare o studiare ovunque senza farsi il problema di finire i Giga che il nostro piano prevede.

La soluzione, è stata proposta direttamente dal Ministero dello Sviluppo Economico con il nome di progetto Piazza Wi-Fi Italia che consentirà appunto a moltissimi comuni di dotarsi di una propria connessione libera a disposizione dei cittadini. Il tutto inteso come parte di una rete che riuscirà a coprire anche le esigenze di molti piccoli paesi, dando un ulteriore slancio al loro sviluppo socio-culturale, necessario al fine di non far rimanere indietro economicamente e tecnologicamente anche le piccole realtà.
Al momento, il Italia sono attivi già oltre 100 comuni con il progetto Piazza Wi-Fi Italia ma, grazie allo sblocco di finanziamenti già stanziati da anni, il Wifi libero arriverà presto nella maggior parte dei comuni italiani.
Ovviamente ogni comune dovrà fare richiesta se vorrà installarlo nel proprio territorio ma, secondo le previsioni, il 100% dei comuni aderirà al progetto entro il 2022

A tremare però con questa notizia, sono le grandi e piccole compagnie telefoniche. Infatti Tim, Wind Tre, Iliad , Vodafone e chi più ne ha più ne metta, a causa di questo Wifi gratis previsto in tutta Italia, potrebbero perdere un sacco di clienti, soprattutto quelli che basavano la loro tariffa sulla connessioni dati.
Ovviamente queste grande aziende sapranno sicuramente reinventarsi, magari proponendo tariffe super vantaggiose basate più su chiamate e SMS rispetto alla connessione dati.
Ora non resta che attendere che il progetto arrivi in tutta Italia

E’ successo in Liguria pochi attimi fa. 5 anziani ricoverati in rianimazione presso l’Ospedale San Martino di Genova sono morti nel giro di pochissime ore. Ad annunciarlo il responsabile dell’ Ufficio Stampa dell’ Ospedale, il quale ha dichiarato come queste morti abbiano fatto notizia poiché avvenute nel giro di 2 massimo 3 ore.

A farne le spese sono state, come detto, 5 persone anziane tra cui: un donna di 90 anni residente in provincia di Milano, ricoverata a Genova nel reparto di rianimazione da circa 10 giorni. Deceduto invece nel pronto soccorso, in osservazione breve intensiva, un cittadino ecuadoriano di 73 anni, residente a Genova.
Pochi minuti dopo, l’Ospedale ha segnalato la morte di un paziente di 87 anni, residente a La Spezia, ricoverato da 6 giorni all’ interno del reparto di Malattie Infettive.
A queste tre morti, si sono poi aggiunte quella di un paziente residente a Genova di 87 anni, ricoverato nel reparto di Immunologia e quella di un paziente novantenne di origini astigiane, residente a Riva Ligure, provincia di Imperia, deceduto nel Padiglione 10 dopo pochi minuti dalla morte degli altri 4 sfortunati.

Oltre che a queste 5 morti avvenute in poco tempo, la Liguria sta vivendo attimi di terrore. Infatti è una delle regioni più a rischio in quanto molto vicina al focolaio della Lombardia e quindi più avvezza agli spostamenti di gente magari già contagiata in precedenza.
Ad oggi, i dati parlano di ben 50 morti già accertate causate dal Coronavirus o Covid-19 (come dir si voglia). Mentre i contagiati hanno proprio oggi superato la quota di 600, che per una regione piccola e compatta come la Liguria è un numero che inizia a fare davvero paura.
Ai cittadini liguri non resta che rispettare le regole imposte da governo e magari sperare nel buon senso di chi è stato in zone molto contagiate in precedenza.

Era nell’aria da giorni ed infatti come previsto così si è deciso: tutti i collegamenti da e per la Sicilia a partire da oggi Lunedì 16 marzo sono ufficialmente bloccati.
A dare l’annuncio il portavoce della Regione Sicilia che precisamente ha dichiarato: “Il fermo sarà obbligatorio per i trasporti viaggiatori marittimi e su gomma da altre regioni, due voli al giorno saranno garantiti per Roma e saranno sospesi tutti i treni interregionali

Dopo giorni di riunioni, summit e altro quindi, oggi finalmente è stato trovato l’accordo tra il Ministro Paola De Micheli e il presidente in carica della regione Sicilia, Nello Musumeci.
Il presidente della Sicilia, a dirla tutto, era stato già settimane fa uno dei primi a criticare il massiccio ritorno dei siciliani dalle regioni del nord. Infatti pochi giorni fa aveva dichiarato: “Oltre 31 mila in pochi giorni, si rischia il collasso del nostro sistema sanitario”. L’appello di Musumeci è stato quindi accolto dal Governo che in pochi giorni ha emanato questo decreto volto a bloccare la diffusione del contagio anche sulla più grande isola italiana.
A partire da oggi quindi è prevista la tassativa sospensione dei collegamenti aerei, nazionali e internazionali, a eccezione di due voli al giorno tra Roma e Palermo-Catania. E’ disposto inoltre il blocco di tutti i servizi automobilistici interregionali e dei servizi marittimi per il trasporto dei passeggeri, garantendo solo quello merci.

Dopo questo ennesimo Decreto Legge volto a fermare la diffusione del contagio del Coronavirus, sono rimaste in poche le persone che possono muoversi dal proprio paese di residenza.
A questo punto, rispettando le regole, il contagio di Covid-19 potrebbe essere fermato in un tempo più breve del previsto, evitando centinaia e centinaia di morti e malati facendo tornare a respirare anche il nostro sistema sanitario.

Sono giorni molto concitati per tutta l’Italia ed il Mondo. Oltre al gravissimo problema sanitario che l’umanità sta attraversando, anche l’economia sta sprofondando sempre più in basso.
In particolare il nostro Paese, l’Italia, si trova spalle a muro.
Per questo nelle ultime giornate, a tenere impegnati tutti i membri del nostro Governo, ci ha pensato il Decreto Legge che andrà a mettere una toppa sui buchi economici lasciati dal Covid-19

Come sempre in questi periodi, anche prima dell’ufficialità, iniziano a trapelare notizie su misure e manovre presenti nel decreto legge. E’ di stamattina infatti la notizia che molto probabilmente nel Decreto verrà inserito un bonus economico, si parla di 100 euro, per i dipendenti sia pubblici che privati, che hanno lavorato nella loro sede aziendale per il mese di marzo (il mese in cui è iniziata la quarantena forzata per tutti gli italiani).
Il testo è ormai al vaglio del Consiglio dei Ministri e molto probabilmente verrà approvato nelle prossime ore.
Tra i requisiti necessari per poter usufruire di questo Bonus di 100 euro, ci sono: presenza sulla sede lavorativa per tutto il mese di Marzo nonostante l’ allarme Coronavirus e un reddito familiare inferiore ai 40 mila euro netti.

Oltre che per i dipendenti, il testo del Decreto Legge prevederà aiuti per tutti i lavoratori italiani.
Infatti, tra i diversi provvedimenti previsti, per tutelare famiglie e lavoratori c’è anche un bonus da 600 euro per le Partite IVA e per i collaboratori coordinati e continuativi (meglio conosciuti come Co.Co.Co).
Altra normativa fondamentale presente nel Decreto Legge, è la possibilità, per i dipendenti, di aumentare i giorni di permesso riconosciuti dalla Legge 104. Così da essere pagati come se fossero in ferie durante il periodo obbligatorio in cui magari l’azienda resterà chiusa.
Ovviamente si attende l’ufficialità di queste norme, anche se sembrano ormai praticamente sicure.

Arriva oggi, finalmente, una buona notizia, o meglio una notizia non negativa, legata al Coronavirus e a tutte le misure che il Governo è stato costretto ad applicare.
Infatti sta spopolando sui social e sul Web in generale, il Flash Mob organizzato a Portici, Napoli, in Campania.
La colonna sonora di questo Falsh Mob è stata ‘Abbracciame‘ del cantante napoletano Andrea Sannino.

Come spesso accada ai giorni d’oggi, l’iniziativa è partita grazie ad un semplice post su Facebook di un giovane abitante di Portici che, molto direttamente aveva postato: Spalanca la finestra e metti a tutto volume ”Abbracciame”
Al post del giovane, sono seguite migliaia di condivisioni. Il risultato? Oltre 1000 persone solo a Portici si sono affacciate ai balconi delle loro case e hanno iniziato a cantare a squarciagola quella che oramai a Napoli è considerata un vero e proprio inno della città.
Il giovane dopo il Flash Mob ha poi scritto sempre sul suo profilo: è stato come se tutti ci fossimo abbracciati e insieme ci siamo fatti coraggio.

Alla commovente iniziativa presa in quel di Portici, sono poi seguite altre manifestazioni simili in tutto il resto d’Italia.
Infatti, prima sempre a Napoli centro, vicino il Duomo, centinaia di persone hanno intonato pezzi storici della canzone napoletana come Napul’ è di Pino Daniele e la stessa Abbracciame di Sannino.
A Salerno invece, ha spopolato il video fatto tra i palazzi del centro città, dove praticamente tutti si sono affacciati per intonare l’Inno d’Italia.

E così, mentre i contagi ma soprattutto le morti continuano ad aumentare e mentre ci si aspetta il picco di infetti la settimana prossima, il popolo italiano risponde come solo noi sappiamo fare. Con ironia e voglia di riprendersi da questa crisi che ci segnerà sicuramente per tutta la vita.

L’italia come ben noto sta vivendo la peggior crisi dal dopo guerra. La crisi riguarda sicuramente la salute di tutti gli italiani e in particolare sta colpendo la sanità pubblica del nostro Paese.
Infatti, il nostro sistema, soprattutto nelle zone maggiormente colpite dal Covid-19, è al limite del collasso a causa delle poche risorse rimaste a disposizione di medici ed infermieri.

A conferma di questa situazione estrema, arriva il racconto di Maria Cristina Settembrese, 53 anni, infermiera infettivologa all’ospedale San Paolo di Milano.
La donna, una degli eroi silenziosi durante questa grave crisi, ha raccontato alcuni particolari sconcertanti accaduti durante questi giorni.
L’infermeria, lavora da anni nel reparto di terapia subintensiva, definito il Purgatorio prima dell’Inferno (la terapia intensiva). Due notti fa, Maria Cristina e altre sue colleghe insieme allo pneumologo di turno, hanno assistito da soli ben 15 pazienti. Di cui 10 sotto il casco più grande per chi è in condizioni critiche, due con quello più piccolo e 3 anziani sotto morfina, nessuna speranza di sopravvivere.

Surreale è poi l’ultima parte del racconto fatto da Maria Cristina. Precisamente 2 giorni fa alle 5.30 di mattina, durante i soliti controlli di routine, tutti i presenti nel reparto di terapia subintensiva hanno sentito come l’allarme di una bomba e hanno visto una forte luce rossa lampeggiare. La luce e l’allarme stavano ad indicare che l’ossigeno nel reparto stava per terminare. A quel punto, infermieri e dottori hanno dovuto decidere chi rianimare per primo nel caso non si fosse risolta la situazione. Dubbi che nessuno dovrebbe mai doversi porgere.
Per fortuna però, la situazione si è risolta nel migliore dei modi; l’ufficio tecnico è stato avvisato e in circa mezz’ora una squadra apposita è intervenuta nel ricambio delle bombole del pilone generale dell’ospedale.
In ogni caso, è incredibile come si rischi praticamente ogni ora di dover decidere chi lasciare in vita e chi far morire

Perché Harry e Meghan perderebbero titoli

Perché Harry e Meghan perderebbero titoli nobiliari e diritto di essere considerati membri della famiglia reale qualora decidessero di andare a vivere in America

Perché Harry e Meghan perderebbero titoliSe Harry e Meghan dessero compiutezza a quella che per il momento sembra una decisione ancora astratta e non confermata (ossia quella di lasciare Londra e la famiglia reale, e recarsi a vivere negli USA, vicino a Doria Ragland, madre dell’ex attrice americana), ci sarebbe un prezzo da pagare decisamente elevato, secondo quel che emerge da alcune informazioni che provengono dall’esperta Victoria Arbiter.

Infatti, qualora il duca e la duchessa di Sussex (che hanno preso questo titolo grazie ad una decisione diretta della sovrana) dovessero scegliere di andare a vivere fuori, lasciando così la famiglia reale, non ci sarebbe per loro possibilità di continuare ad essere considerati, economicamente e concretamente, membri della famiglia reale. Perderebbero, insomma, tutti i loro diritti e quindi anche i titoli nobiliari che sono stati loro assegnati. Ma perché accadrebbe ciò? Molto semplice. Secondo l’esperta in questioni reali, la Monarchia non è tenuta a mantenere o chiedere soldi per loro, nel caso in cui non vivessero più sotto il tetto del Palazzo Reale. Forse questo basterà per convincerli a cambiare idea?

Se Harry e Meghan lasciano Londra… Cosa accadrebbe qualora i duchi di Sussex dovessero decidere di trasferirsi in America?

Se Harry e Meghan lasciano Londra…Che Harry e Meghan abbiano perso punti, nell’opinione pubblica, sembra essere un dato ormai alquanto conclamato. Sono tantissimi gli indizi che lasciano pensare che da quando Harry ha sposato l’ex attrice americana, si sia messo nei guai in quanto la Markle non ha mai nascosto di avere un carattere particolarmente difficile, quasi dispotico tanto è ribelle.

Adesso, però, la notizia del possibile trasferimento (che potrebbe, tra l’altro, avvenire molto più velocemente di quanto immaginiamo) dei duchi di Sussex accanto a Doria Ragland, in California, si fa sempre più insistente e non è difficile capire che per quanto si tratti al momento di rumors, potrebbe essere molto presto davvero così.

Ma cosa accadrebbe se la coppia decidesse di allontanarsi dalla Corte? Certo, per loro sarebbe molto diverso rispetto alla scelta di una qualunque coppia di allontanarsi dalla famiglia. In questo caso non sono in gioco solo questioni affettive (tra l’altro ormai i loro rapporti con altri membri della famiglia sembrano alquanto freddi) ma anche questioni nobiliari. Secondo quanto è stato di recente dichiarato da Victoria Aribter, esperta nel campo, pare che qualora decidessero di allontanarsi da Londra, Harry e Meghan debbano rinunciare ad essere membri della vita reale, pertanto rinunciare a titoli nobiliari e quant’altro. Ma lo faranno davvero?

 

Meghan e Kate ai ferri corti: evidenti dettagli che lasciano ampio spazio all’immaginazione

Meghan e Kate ai ferri cortiIl rapporto tra Meghan Markle e Kate Middleton sembra essere sempre più teso: è quanto emerge sia dalle indiscrezioni, che da sempre parlano di una situazione quasi insopportabile per Kate Middleton (che mal sopporta i comportamenti austeri e ribelli della cognata), e che sembra oggi essere confermato da molte evidenze, sia dalle ultime novità circa gli incontri “obbligati” tra le due cognate.

In occasione del 50esimo anniversario di investitura del Principe Carlo, infatti, le due cognate sono state costrette ad incontrarsi, ma i presenti hanno potuto notare un dettaglio che non è sfuggito e che sembra esprimere con rilevanza quale sia il vero rapporto tra le due donne. Un rapporto gelido, quasi inesistente, insomma: mentre la Regina ha dispensato sorrisi e saluti, le due cognate non si sarebbero mai rivolte né lo sguardo, né la parola, segno di un evidente e aperto contrasto tra di loro. Kate Middleton e Meghan Markle sono ai ferri corti? Pare proprio di sì, nonostante la moglie di William (forse per far tacere le malelingue e per evitare i pettegolezzi) abbia più volte dichiarato di essere felice della presenza della cognata nella royal family e del bebè in arrivo.

Harry e Tom Inskip non più amici: i due si sarebbero allontanati dopo il tentativo di Tom di far capire che Meghan avrebbe creato solo problemi

Harry e Tom Inskip non più amiciUomo avvisato, mezzo salvato”. In genere è proprio questa l’affermazione che si fa quando si vuol mettere in guardia qualcuno da un possibile pericolo: è quanto è accaduto, ad esempio, a Harry, il duca di Sussex che ha sposato, lo scorso 19 maggio, la bellissima ma anche molto chiacchierata Meghan Markle. Una donna, Meghan, che ha mostrato sin da subito di avere le idee molto chiare su diversi aspetti e che soprattutto ha fatto vedere come gran parte di queste idee discosti sostanzialmente da quelle del marito (e di tutta la royal family).

Pare che ad avvisare l’uomo, in questo caso, sia stato uno dei suoi più grandi amici, Tom Inskip, il quale avrebbe più volte messo in guardia Harry da quella che aveva subito squadrato come una donna che gli avrebbe fatto passare molti guai. Ed era proprio con queste parole che Tom si esprimeva quando tentava di avvisare Harry da quella che all’epoca era ancora la sua fidanzata: “Meghan ti causerà problemi”, avrebbe detto Tom al caro amico di sempre. Peccato che però, da quel momento, i due si sarebbero allontanati, e la causa sarebbe proprio lei, Meghan: Harry avrebbe deciso, per amore della Markle, di allontanare dalla sua vita colui che l’aveva messo in guardia.

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