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Pesce Scorpione attenzione

Pesce scorpione attenzione: la sua puntura potrebbe essere letale, i suoi aculei sono altamente velenosi

Pesce Scorpione attenzioneQuest’estate al mare bisognerà aggiungere una cosa alla lista degli eventuali pericoli per noi e per i nostri figli: infatti, oltre ai ricci di mare ed alle meduse – queste ultime sono, da sempre, le più temute – bisognerà prestare attenzione anche ad un altro essere vivente, questa volta un pesce, che rischia di minacciare la nostra serenità ed i nostri bagni al mare. Stiamo parlando del pesce scorpione, meglio noto con il suo nome scientifico, Pterois Volitans, che rischia di mettere una gran paura ai bagnanti.

La caratteristica di questo ospite del mare, che per gli italiani è comunque un pesce per lo più sconosciuto – infatti, secondo le informazioni, non bisognerà avere paura nei mari italiani, visto che questo pesce colpisce per lo più altre zone, come ad esempio i Caraibi – è quella di essere molto pericoloso, a causa della sua puntura, che può rivelarsi davvero letale.

Attenzione, quindi, massima, soprattutto per tutti coloro che viaggeranno alla volta del Mar Rosso, dei Caraibi – e quindi si bagneranno nell’Oceano Atlantico – anche se alcuni casi sono stati registrati anche nel Mediterraneo, ed in particolar modo sulle coste della Grecia. Questo pesce è pericoloso, comunque, soprattutto per gli animali, in quanto pesce predatore.

 

Paura nel cervello

Paura nel cervello: una recente ricerca scientifica dimostra come la paura abbia un proprio nascondiglio nel cervello dell’individuo

La paura sa nascondersi bene, e sa mostrarsi esattamente nel momento più opportuno, con tutta la sua forza e la sua tenacia, spesso alimentata dallo stesso individuo che cerca di celare a sé stesso, oltre che gli altri, i sintomi delle sue stesse tensioni. Questa non è una novità, ma la scoperta che è stata fatta di recente proprio in merito alla paura è molto significativa: infatti, una recente indagine portata avanti dalla Rice University in collaborazione con il Baylor College of Medicine, in Texas, ha reso noti i meccanismi che utilizza il cervello per nascondere la paura e che possono tuttavia anche permettere, in un secondo momento, di “ripescare” i ricordi non proprio piacevoli.

Paura nel cervelloGli esiti di questa ricerca, che potrebbe essere miliare per ciò che è stato scoperto anche in funzione delle patologie legate alla degenerazione cerebrale – in primis Alzheimer – sono stati resi noti sulla rivista scientifica Nature Neuroscience. Qui è stato, tra l’altro, anche indicato in che modo il cervello agisca ripescando i ricordi dolorosi e, talvolta, anche segnalando il pericolo poco prima che esso sopraggiunga: la ricerca effettuata sui topi ha dimostrato come essi si comportassero evitando un determinato percorso dopo che, nello stesso percorso, avevano ricevuto deboli scosse elettriche e ne erano rimasti impauriti

Benefici dieta mima digiuno

Benefici dieta mima digiuno confermati: ecco gli esiti del nuovo esperimento pubblicati sulla rivista Science Translational Medicine

È una delle diete senza dubbio più discusse degli ultimi tempi, non tanto per il suo fine – che non è propriamente quello di far dimagrire – ma per il modo in cui essa si svolge: stiamo parlando della dieta mima digiuno, ovvero un tipo di proposta alimentare che fa capo ad alcuni studi effettuati, tra l’altro, anche dal biologo Valter Longo, e che sostiene che un regime alimentare basso in calorie ma ricco di grassi insaturi sia alla base della prevenzione di molte patologie legate all’invecchiamento.

Benefici dieta mima digiunoMa non solo: la dieta che mima il digiuno, se sostenuta per alcuni giorni al mese, potrebbe essere anche responsabile di un allungamento della speranza di vita di una persona. Questo è quanto dichiarato, da sempre, dai sostenitori di questo regime, che tuttavia hanno sempre consigliato di non effettuare alcun percorso fai da te ma di effettuare questa dieta solo sotto stretto controllo medico. E adesso, alcuni studi scientifici effettuati su un campione di 100 persone danno ragione agli ideatori di questo ridotto regime alimentare: i risultati che emergono dagli studi pubblicati sulla rivista Science Translational Medicine, sostengono infatti che con questo tipo di alimentazione – che va comunque mantenuta solo ad alcuni giorni al mese – non solo si ottengono effetti importanti dal punto di vista della prevenzione invecchiamento, ma anche dal punto di vista di prevenzione tumore, riduzione grasso addominale, fattore infiammatorio, senza alcun rischio relativo alla possibile perdita di tono muscolare.

Telepatia nei pazienti paralizzati

Telepatia nei pazienti paralizzati: leggere nel pensiero potrebbe diventare possibile per le persone paralizzate, non in grado di muovere nemmeno gli occhi

Al giorno d’oggi, leggere nel pensiero è del tutto impossibile: la telepatia, ovvero l’arte di guardare qualcuno negli occhi e riconoscere ciò che sta pensando, è qualcosa che solo i “maghi” (o finti tali) sostengono di saper fare. E quando si riesce, tramite trucchetti e piccole magie, a trovare il bandolo della matassa, lo si fa comunque per scherzo, con qualche trucco nascosto che evidenzia l’incapacità dell’uomo di leggere nel pensiero in maniera reale e circostanziata.

Telepatia nei pazienti paralizzatiLa lettura del pensiero potrebbe però essere una risposta importante a tutte quelle persone che convivono con pazienti completamente paralizzati, bloccati dentro, chiusi nel loro stesso corpo (come suggerisce la stessa dicitura locked-in): e potrebbe essere possibile grazie alla scienza, che studia da molti anni le modalità atte a comunicare con queste persone ed a consentire loro di far sapere che la loro voce esiste, anche se non esce dalle loro bocche o dai loro occhi.

Una nuova ricerca pubblicata su un giornale scientifico di grande rilevanza, ha fatto emergere che, grazie ad un sistema rivoluzionario, una interfaccia cervello-computer, potrebbe essere presto possibile: l’esperimento condotto dai ricercatori del Wyss Center per la Bio e Neuroingegneria di Ginevra ha infatti fatto emergere che, grazie a questo strumento, è possibile, per i pazienti, rispondere a domande di base, con un sì o un no.

Morte in culla

Morte in culla: scienziati dimostrano che i dispositivi di prevenzione non sono scientificamente provati

Morte in culla: sono ancora tanti, oseremmo dire troppi, i neonati che muoiono ogni anno a causa della mancanza di ossigeno che si può verificare all’interno della culla, che dovrebbe rappresentare un comodo e sicuro rifugio dove dormire.

Morte in cullaI numeri parlano chiaro e lanciano delle evidenze scientifiche su cui vale la pena di riflettere: sono ben 3500 i neonati che ogni anno muoiono, in America, a causa di questa “sindrome”. Che tuttavia non ha ancora trovato il suo giusto trattamento preventivo: nonostante i consigli ed i suggerimenti che spesso si danno ai neo genitori durante il corso preparto o anche durante il corso post parto, sono ancora tantissimi i bambini che perdono la vita a causa della mancanza di ossigeno in culla.

Oggi la tecnologia cerca di andare incontro ai neo genitori ed alle loro normali paure, attraverso la messa in commercio di diversi dispositivi elettronici che possono aiutare, in un’ottica preventiva, ad evitare una situazione disastrosa. Ricordiamo ad esempio i calzini intelligenti, i baby monitor, o altri dispositivi che, se collegati ad uno smartphone, possono dare un aiuto in più in caso di situazioni improvvise molto pericolose.

Ma un recente studio, che ha visto tra gli altri anche la partecipazione di Christopher P. Bonafide e David T, Jamison, ha dimostrato che questi dispositivi, per quanto di aiuto, non possono comunque essere una risposta sicura per evitare la sindrome della morte in culla. Non vi sono dati significativi in questo senso, ma è possibile che questi dispositivi rappresentino un sostegno in caso di bimbi con problemi cardiaci o a rischio di apnea.

 

Cibi bruciacchiati

Cibi bruciacchiati: sono buoni ma anche dannosi per la salute. Aumenterebbero il rischio tumori: ecco perché

A chi non piacciono i cibi bruciacchiati? Dalle patatine fritte un po’ più cotte e croccanti alla polenta fritta ed un po’ bruciacchiata, i cibi fritti non di colore giallo dorato ma marroncino rischiano di far ammalare chi ne abusa.

Cibi bruciacchiatiÈ quanto emerge da una recente ricerca, secondo la quale, tra l’altro, è bene prestare molta attenzione alla cottura dei cibi, in particolar modo degli alimenti fritti: essi possono sprigionare l’acrilammide, una sostanza molto pericolosa perché tossica per il DNA ed in grado di provocare anche il cancro. Non è ancora noto in che modo e con quali quantità, ma questa sostanza può essere molto dannosa, ed è bene prestare la massima attenzione.

Quindi, il consiglio degli esperti – lo hanno dichiarato i ricercatori inglesi della Fsa, ovvero la Food Standards Agency – è quello di provvedere alla cottura degli amidacei – i cibi che rilasciano questa sostanza – solo fino ad un certo punto, ovvero fino al colore giallo dorato: se cotti ulteriormente fino a diventare marroncini, questi cibi possono produrre la sostanza che favorisce, in un particolare processo di cottura, l’insorgenza dei tumori.

Cibi fritti, grigliati oppure al forno, sì: ma con la giusta dose di controllo ed attenzione sulla patina croccante che si forma con questo genere di cotture.

Allarme freddo

Allarme freddo: il boom di gelo degli ultimi giorni fa lanciare un allarme. È pericolo fratture a causa delle strade ghiacciate: i consigli degli esperti

Gli ultimi giorni hanno visto protagonisti gelo e freddo, non solo al nord Italia, ma anche e soprattutto nelle città del Sud che sono state particolarmente colpite da un gelo che non si vedeva da moltissimi anni. Per molti cittadini del sud Italia, infatti, è stata una sorpresa trascorrere gli ultimi giorni di vacanze con la neve: il freddo ha colpito città come Reggio Calabria, Messina, Matera, Napoli, tutte città del sud in cui, anche in inverno, generalmente si può godere di un clima abbastanza mite.

Allarme freddoEd è allarme freddo, quindi, con un vero e proprio boom di gelo, che non fa scattare solo il campanello d’allarme per influenza e disturbi influenzali causati dal freddo: a fare paura sono anche le strade, per lo più ghiacciate, che fanno emergere una situazione particolarmente difficile. Ed ancora una volta, a “soffrire” sono soprattutto le categorie più disagiate, come ad esempio anziani e bambini: ai primi, gli esperti consigliano di rimanere in casa nei giorni clou del freddo, per evitare fratture e pericolose cadute che potrebbero costare molto caro alle loro ossa già debilitate dalla vecchiaia. Ed allo stesso tempo, anche per i bambini si consiglia di prestare attenzione, cercando di evitare che escano a giocare in cortile proprio nei giorni più freddi dell’anno.

Meteo Epifania

Meteo Epifania: si attende tra giovedì e sabato un vero e proprio picco di gelo e neve anche al Sud

In questi ultimi giorni il gelo e la neve sembrano aver lasciato un po’ di tregua, dando maggior spazio al sole ed all’avvento di temperature un po’ meno rigide e sicuramente più elevate. Ma è una tregua destinata comunque a durare poco: o almeno, ciò è quanto sembra stando alle anticipazioni sul meteo Epifania e non solo, secondo le quali nelle giornate di giovedì, venerdì e sabato, ci si dovrà attendere una perturbazione artica che colpirà Europa settentrionale e centro-orientale e che naturalmente dovremo attenderci anche per l’Italia.

Meteo EpifaniaPicco del gelo, quindi, in tutta Italia è previsto per il giorno dell’Epifania e per i giorni successivi: non solo al nord, dove è più normale attendersi nevicate e gelate in un periodo come questo, ma anche al Sud Italia, che è anch’esso tendenzialmente a rischio. Neve, gelo, ma anche precipitazioni e vento freddo: è quanto potrebbe accadere nei prossimi giorni che gli esperti chiamano di impulso artico e che potrebbero rendere ancor più problematica la situazione salute, specialmente per i più cagionevoli. Le possibilità di nevicate non interesseranno solo le zone del nord Italia ma anche città che generalmente non sono oggetto di eccessivo freddo, come Napoli, Reggio Calabria e Messina.

 

Italia al freddo

Ancora Italia al freddo: peggiorano le condizioni al Nord ma anche al Sud Italia, dove si assisterà a vento e pioggia. Al Nord, invece, abbondanti nevicate

L’ondata di freddo che ha colpito l’Italia in questi ultimi giorni sembra non essere destinata ad arrestarsi: è quanto emerge da recenti informazioni delle condizioni meteo, secondo le quali l’Italia al freddo rimarrà tale ancora per un bel po’ di giorni. È quanto è stato confermato anche dalle immagini Meteosat, secondo le quali il freddo continuerà a colpire moltissime regioni italiane, specialmente al Nord, anche nelle prossime giornate.

Italia al freddoLe correnti fredde sono particolarmente evidenti al Nord della penisola, in cui si assisterà ad una retrocessione della temperatura ancora per un bel po’ di giorni: si assisterà ad un freddo gelido specialmente in montagna, ma anche la pianura rimarrà colpita da queste forti ondate.

Peggioramento delle condizioni meteo anche al nord ovest, in cui si assisterà non solo a temperature molto basse, ma anche a nevicate abbastanza abbondanti che proseguiranno fino a tutta la giornata di oggi. Durante la notte, invece, vi potrebbero essere forti venti che colpiranno in particolare la pianura lombarda, ma anche il Sud Italia: prossime ore gelide quindi anche al meridione della penisola, dove ci saranno anche dei particolari peggioramenti delle condizioni, con pioggia e raffiche di vento.

 

laser

Il laser è un affascinante raggio di fotoni in grado di fare tante cose. Taglia i metalli e legge dispositivi ottici, rimuove tessuti malati e ripulisce le ferite, ridona la vista ai miopi e aiuta a stampare documenti. Gran parte dei materiali che ci circondano hanno avuto a che fare con il laser o possediamo strumenti che lo utilizzano come funzionalità primaria per espletare un determinato compito. Il raggio magico, come è stato chiamato, rappresenta indubbiamente uno dei grandi successi dell’era tecnologica. More Link

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