Hai mai pensato di tatuarti qualcosa che ti porti fortuna? I tatuaggi portafortuna non sono solo decorazioni sulla pelle, ma simboli antichi, carichi di significato, scelti per ricordarci speranza, protezione o semplicemente momenti speciali. Vediamo quali sono e qual è il loro significato.
Tatuaggi portafortuna più diffusi e i loro significati
Il tatuaggio ha radici antichissime, già millenni fa, le popolazioni univano simboli su pelle e corpo per celebrare vittorie, segnare identità o proteggersi dal male. Oggi, molte di quelle stesse figure sono diventate scelte frequenti per chi vuole attirare sorte e positività.
Prendiamo il quadrifoglio, simbolo irlandese tra i più ricercati: le quattro foglie rappresentano speranza, fede, amore e fortuna. E proprio per questo è uno dei tatuaggi portafortuna più scelti anche in stile minimal o old school. Simile ma meno usato è il trifoglio a tre foglie, più discreto e raffinato ma con lo stesso messaggio.
Poi abbiamo il ferro di cavallo, immancabile e molto popolare, spesso tatuato a forma di “U” per simboleggiare un contenitore di buona sorte, ed è antico quanto le superstizioni marinaresche.
Altro tatuaggio portafortuna è il geco, legato alla rinascita (grazie alla capacità di ricrescere la coda) scelto da chi vuole richiamare un nuovo inizio. Lo stesso vale per la civetta, simbolo di saggezza e protezione, e la coccinella, portafortuna in tante culture grazie al suo colore e al numero di puntini.
Non mancano simboli esotici, come la Mano di Fatima o Hamsa, un simbolo mediorientale/ebreo che protegge dal Malocchio, e l’Occhio di Horus, simbolo egizio che rappresenta guarigione e sicurezza.
Anche simboli religiosi o spirituali entrano spesso nella categoria, pensiamo a figure come Ganesha, elefante sacro induista che rimuove ostacoli, o alla fenice, simbolo universale di rinascita e forza. Infine, tra i più ricercati ci sono la rondine marinaresca, tatuaggio storico dei marinai che segnalava viaggi sicuri e ritorni a casa.
Perché i tatuaggi portafortuna vengono scelti?
Le immagini che scegliamo influenzano il nostro stato d’animo e le nostre abitudini. Il quadrifoglio, per esempio, può diventare un promemoria visivo di ottimismo; il simbolo di Ganesha può trasmettere determinazione nei momenti difficili. In psicologia, si parla di effetto placebo simbolico: quando credi in qualcosa, la tua mente reagisce in modo più positivo.
Inoltre, il tatuaggio è un modo per esprimere identità e appartenenza. Se provieni da una cultura dove certi simboli portano fortuna, tatuarteli può significare onorare le tue radici. In altri casi, può rappresentare un nuovo inizio, un traguardo raggiunto o una persona amata.
Infine, il tatuaggio cambia con noi, ogni volta che lo guardi, ricordi ciò che rappresenta, può aiutarti a mantenere equilibrio, forza o serenità in certi momenti. Insomma, diventa parte della tua storia personale, ecco perché non è riduttivo chiamarlo portafortuna, ma è un piccolo simbolo di consapevolezza quotidiana.
Tatuaggi portafortuna per coppie, genitori e legami familiari
Un tatuaggio portafortuna può anche essere condiviso, infatti, sempre più persone scelgono di legare un simbolo a una relazione importante: tra amici, partner, genitori e figli. L’idea non è solo decorativa, ma ha un valore profondo e cioè quello di avere un piccolo portafortuna in comune, che accompagni entrambi nel tempo.
Tra i più scelti per le coppie, c’è la rondine, che simboleggia il ritorno sicuro e l’unione indissolubile. C’è anche chi sceglie due metà di un quadrifoglio, tatuate su due corpi diversi, che si ricompongono solo se vicini.
Per i genitori, uno dei più gettonati è l’elefante, spesso tatuato con la proboscide alzata come gesto di protezione. È usato per simboleggiare la forza della famiglia, la memoria condivisa, l’idea di guida. Anche simboli come il ramo d’ulivo o le stelle vengono spesso adattati a questo scopo, ognuno con un significato profondo legato al proprio vissuto.