Non hai avuto modo di andare in spiaggia o non ti piace stare al sole per ore? Probabilmente starai valutando di fare una lampada per ottenere una tintarella anche “last minute”. Nei centri estetici spesso propongono sedute di pochi minuti che hanno un effetto abbronzante molto soddisfacente, ma 10 minuti di lampada a quante ore di sole corrisponde?
È una domanda comprensibile, perché tutti vogliamo sapere quanto stiamo davvero esponendo la pelle ai raggi ultravioletti. Sole e lampade sono, ovviamente cose diverse, cambiano i tipi di raggi, la loro intensità, il modo in cui colpiscono la pelle e persino la reazione che ogni fototipo può avere. Facciamo un po’ di chiarezza.
Lampada e sole: due esposizioni diverse
Quando ti esponi al sole naturale, la pelle riceve sia raggi UVA sia UVB, i primi penetrano più in profondità e accelerano l’invecchiamento cutaneo; i secondi sono quelli che stimolano l’abbronzatura, ma possono causare scottature. Le lampade, invece, sono calibrate in modo diverso, di solito emettono più UVA e meno UVB, così la pelle tende a colorarsi senza bruciarsi subito.
Il punto è che sotto la lampada la dose di raggi è molto concentrata, non ci sono nuvole, non c’è ombra, non c’è la variabilità del sole durante la giornata.
In dieci minuti ricevi una quantità di radiazioni che può equivalere a diverse ore passate all’aperto a mezzogiorno d’estate. Naturalmente dipende dal tipo di lampada (alta o bassa pressione), dalla manutenzione dell’impianto e, soprattutto, dal tuo fototipo. Ma tieni presente che una pelle chiara e delicata reagisce molto più rapidamente rispetto a una pelle scura e resistente.
10 minuti di lampada: a cosa equivalgono in termini di sole?
Le stime più diffuse parlano di un’equivalenza che va dalle due alle tre ore di sole estivo diretto. Non è un numero assoluto, ma serve a farti capire che anche pochi minuti non sono per nulla leggeri. Con una lampada ad alta pressione, ad esempio, l’intensità è tale da concentrare in poco tempo la stessa energia che prenderesti stando fuori un pomeriggio intero.
Bisogna anche considerare il contesto, ad esempio un ragazzo con pelle olivastra può uscire da dieci minuti di lampada senza problemi visibili, mentre una persona bionda con pelle chiarissima può già arrossarsi. Ecco perché i centri estetici seri chiedono sempre di compilare un questionario sul fototipo e programmano la durata delle sedute di conseguenza.
Insomma, paragonare sole e lampada ha senso solo come ordine di grandezza, ma non esiste un valore universale, perché ogni pelle reagisce in modo diverso. Quello che è certo è che una lampada non va mai presa alla leggera.
I rischi da non dimenticare
L’abbronzatura artificiale espone comunque a rischi seri come l’invecchiamento precoce, la comparsa di macchie cutanee e, sul lungo periodo, l’aumento della probabilità di melanoma. È vero che le lampade sono regolamentate per legge e devono rispettare limiti di potenza, ma questo non significa che siano innocue.
Altra cosa da evitare è la doppia esposizione, c’è chi si fa la lampada e poi si mette al sole durante il weekend, ma in questo modo i danni si accumulano e la pelle non ha il tempo di recuperare. È proprio per questi motivi che i dermatologi consigliano sempre di limitare l’uso del solarium e di proteggere la pelle con attenzione.
Consigli pratici se vuoi fare la lampada
Se decidi comunque di ricorrere alla lampada, ci sono alcune regole di buon senso che riducono i rischi:
- Non superare una o due sedute alla settimana.
- Indossa sempre gli occhialini protettivi.
- Evita di fare lampada e sole nello stesso giorno.
- Non usare profumi o cosmetici prima della seduta: possono irritare la pelle.
- Se hai nei, pelle chiarissima o familiarità con tumori cutanei, parlane prima con un dermatologo.
Alternative più sicure per un colorito uniforme
Oggi non è più necessario passare ore sotto i raggi UV per avere un aspetto dorato, ci sono prodotti come gli autoabbronzanti moderni che hanno una resa naturale, senza macchie arancioni come un tempo. Ci sono anche i trattamenti spray tan nei centri estetici, che in pochi minuti regalano un colorito uniforme che dura una settimana. Perfino alcune creme idratanti hanno un leggero effetto colorante, perfette per chi vuole solo ravvivare l’incarnato. Queste alternative non proteggono dal sole, ma hanno un vantaggio enorme, non aggiungono radiazioni alla pelle. Per chi tiene alla salute cutanea, rappresentano una scelta molto più sicura.
FAQ
1. La lampada fa più male del sole?
No, non è più “cattiva” del sole, ma la radiazione è più concentrata. Per questo va gestita con cautela.
2. Dieci minuti di lampada sono pericolosi?
Dipende dal tuo fototipo. Per una pelle chiara possono già essere troppi.
3. Posso fare lampada e sole nello stesso periodo?
Meglio alternare e lasciare tempo alla pelle di recuperare. Sommare esposizioni è rischioso.
4. Quanto dura l’abbronzatura artificiale?
In genere da 5 a 10 giorni, come quella naturale, e dipende da quanto la pelle si rigenera.
5. Qual è l’alternativa più sicura?
Autoabbronzanti e spray tan: zero raggi UV, stesso effetto estetico.