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Dagli ultimi aggiornamenti resi noti dalla Protezione Civile relativi alle ultime 24 ore sono stati fatti in totale 206.531 tamponi di cui 7.260 sono risultati positivi. In totale quindi i positivi sono 130.502, nelle ultime 24h sono morte 55 persone affette dal virus per un totale di 128.634 decessi contati dall’inizio della pandemia. Il 90% dei decessi si sono verificati nel caso di gravi condizioni patologiche riscontrate da pazienti non vaccinati. Aumentano i ricoveri e l’occupazione dei posti in terapia intensiva. Alcuni ospedali, tra cui l’Ospedale Cannozzaro -Catania-, hanno saturato i posti letto. In totale stati immunizzati quasi 36 milioni di italiani.

“Il prezzo dei tamponi deve essere calmierato, e anche le Regioni possono fare di più per abbassare il costo”. Lo ha detto Roberto Occhiuto, capogruppo di Forza Italia alla camera dei deputati. Nel frattempo il ministero della Salute ha stipulato un nuovo piano regolativo: la quarantena dei vaccinati che sono stati a contatto con un positivo si riduce da 10 a 7 giorni. Per i non vaccinati e per chi non ha ancora terminato le due dosi di somministrazione la quarantena dura 10 giorni. L’Inps comunica che la quarantena non è più ritenuta malattia pertanto la prestazione verrà erogata fino all’entrata in vigore della legge, quindi per gli eventi manifestatosi nel 2020.

In vista della condizione epidemiologica, parla il virologo Francesco Menichetti, primario di Malattie infettive dell’ospedale di Pisa. Egli ritiene che siano entrate in vigore misure restrittive poco efficienti facendo riferimento alla zona gialla che prevede solo l’introduzione di mascherine all’aperto e la riduzione a 4 del numero di convitati nei ristoranti. “Non è quella la strada. La strada è quella di incidere sulle vaccinazioni. La Sicilia sta scontando la scarsa adesione alla campagna vaccinale”. Infatti, è l’unica regione italiana che ha raggiunto i parametri richiesti per l’ottenimento della zona gialla.

Non ci sarà alcun sistema democratico perché non ha alcuna base nel nostro Paese». Lo ha detto un alto esponente dei talebani Waheedullah Hashimi. «Non discuteremo quale tipo di sistema politico dovremmo applicare in Afghanistan perché è chiaro. È la legge della sharia e basta».Le proteste a Jalalabad contro l’abolizione della bandiera nazionale afghana intanto provocano la reazione talebana. Due i morti accertati, ma, secondo alcune fonti, i morti sarebbero 35. Almeno 17 persone sono invece rimaste ferite nella calca all’aeroporto di Kabul, dove da giorni migliaia di afgani si affollano nella speranza di lasciare il Paese.

 

Dall’Afghanistan arriva la notizia che i talebani, appena ripreso il poter nel Paese e a Kabul, stiano effettuando una serie di rapimenti. “Abdullah ha detto che era per le strade di Kunduz quando i talebani lo hanno fermato” riferisce l’Agenzia France Presse. Ore dopo che i talebani hanno invaso la sua città natale nel nord dell’Afghanistan la scorsa settimana, il diciassettenne sarebbe stato costretto a trasportare granate con propulsione a razzo su una collina vicina. In tutto, secondo quanto riferito dalle agenzie, si tratta di circa 40 ragazzi, alcuni dei quali di appena 14 anni.

 

Intanto il console italiano a Kabul, Tommaso Claudi, al Tg1 ha detto: “Abbiamo evidenza di 20 connazionali non solo a Kabul ma anche nelle altre province dell’Afghanistan”. Il console è rimasto nella capitale afghana per mantenere un collegamento operativo con la Farnesina e gestire tutte le operazioni di rientro in loco. “Il nostro obiettivo è mantenere il ponte aereo aperto”. I talebani hanno preso il controllo effettivo del paese domenica a seguito di un’offensiva fulminea, supportata in parte da giovani come Abdullah da usare come carne da cannone. Il Regno Unito si impegna a «fare tutto il possible per prevenire una crisi umanitaria» in Afghanistan dopo l’avanzata dei Talebani seguita al ritiro della Nato e a «sostenere» gli afgani in fuga che negli ultimi anni hanno collaborato con l’Occidente.

Torna a parlare Luca Onestini dopo la fine della relazione con Ivana Mrazova. La modella di origini ceche conosciuta nel 2017 durante la partecipazione dal Grande Fratello Vip ha conquistato sin da subito il cuore del modello bolognese, infatti i due dopo la fine del programma hanno vissuto una storia d’amore durata quasi 4 anni. Ad una settimana dall’annuncio della rottura, Luca Onestini, ex tronista di Uomini e Donne, si è sfogato sui social dicendosi stanco di subire continui attacchi e insinuazioni da parte di chi, vedendolo in compagnia di diverse persone, sparge la voce di eventuali frequentazioni con altre ragazze.

Nelle Instagram Stories, infastidito dalle accuse e da insinuazioni infondate, ha detto: “Mi sono rotto di leggere tutti i giorni cose su di me completamente false. Leggo titoli assurdi, ogni giorno per me c’è una ragazza diversa, ‘nuovi flirt per Luca Onestini’. Ci sono dei parassiti dell’umanità qui sul web che alcuni di voi purtroppo non seguono. Io vengo da un periodo che è veramente molto complicato, di grande sofferenza. Sto male adesso, sono stato male ieri e staró male nel prossimo mesi [..]”.

Dalle parole si evince delusione ma allo stesso tempo maturità, così definita da molti, nell’affrontare la rottura di una storia importante. “Io cerco di distrarmi, esco, faccio per forza, sennó uno rimane a casa e si tagli le vene. Di conseguenza cerco di divertirmi e distrarmi, stare in mezzo alla gente, ma non è facile. Quindi questa mancanza di rispetto, questo inventarsi tutte queste storie, è terribile”. Subito dopo, in uno sfogo spontaneo, rivela le modalità che hanno determinato la rottura della relazione. “Leggo notizie che mi associano ad altre donne. Io sono stato lasciato su Whatsapp dopo quattro anni e come se non bastasse devo anche essere dipinto come un puttaniere, come uno che salta di fiore in fiore, che manca di rispetto”.

Passare in zona gialla non è reintrodurre il lockdown o coprifuoco. I dati ci indicano che potrebbe esserci questo passaggio di colore per alcune regioni, una su tutte le Sicilia. Però anche sotto questo aspetto dobbiamo fare una riflessione: ad oggi, come previsto, e anche con la modifica dei parametri per le decisioni, passare in zona gialla significa reintrodurre le mascherine e il mito e dei quattro posti a sedere nel solito tavolo per quanto riguarda i locali al chiuso. Tutto il resto rimane invariato. Nessun lockdown o coprifuoco. Tutte le attività sono permesse, non si preclude il ritorno alla normalità”. Queste sono le parole che ha pronunciato a Sky Tg24 il sottosegretario alla Salute Andrea Costa in virtù della situazione COVID aggiornata oggi, martedì 17 agosto.

Per alcune regioni il raggiungimento dei parametri che rimandando, secondo il nuovo decreto, al raggiungimento della zona gialla sono stati raggiunti. La Sicilia ha superato la soglia dei ricoveri negli ospedali, mentre la Sardegna ha raggiunto e ormai oltrepassato i limiti previsti dal nuovo decreto per l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva. La Sardegna ha tuttavia ancora un margine per i ricoveri ordinari per COVID che non fa scattare immediatamente la zona gialla, ancora zona bianca per almeno un’altra settimana.

I contagi aumentano in tutta Italia, registrando un aumento dei ricoveri in area medica. Secondo il sottosegretario alla Salute Andrea Costa la chiusura delle discoteche è stato il movente delle feste private e degli assembramenti tra i ragazzi. Lo definisce errore del governo. “Il via libera alle serate da ballo sarebbe stata un’ottima occasione per portare avanti lo screening di massa sui più giovani”, ha detto Andrea Costa nell’intervista a Sky Tg24 affermando che il green pass era necessario e sufficiente a garantire la riapertura dei locali in sicurezza e rispettando le norme anti-COVID.

Gino Strada, all’anagrafe Luigi, è stato medico attivista e filantropo italiano, ed è co-fondatore dell’ONG italiana Emergency assieme alla moglie Teresa Sarti. Gino Strada è nato il 21 Aprile 1948 a Sesto San Giovanni, è morto oggi venerdì 13 Agosto 2021. Gino Strada, una delle più importanti ong del mondo e la più importante in Italia, era in vacanza in Normandia (Francia). Aveva 73 anni ed era malato di cuore. A dare il triste annuncio è stata la figlia Cecilia Strada che si dice addolorata per l’improvvisa perdita del padre.

Gino Strada è il co-fondatore di Emergency. L’Ong, cui aveva dato vita con la moglie Teresa Sarti nel 1994, ha costruito ospedali e inaugurato posto di primo soccorso in 18 Paesi, contribuendo alla guarigione di 11 milioni di persone. Emergency è un’associazione indipendente nata nel 1994 per dare cure medico-chirurgiche gratuite efficienti ai fini di soccorrere le vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà. Aziende e fondazioni, enti e istituzioni si mettono in gioco e scelgono volontariamente di finanziare il lavoro dei medici, degli infermieri e degli operatori in Italia e nel mondo per garantire cure medico-chirurgiche di elevata qualità alle vittime della povertà, delle guerre e delle mine antiuomo.

“Amici, il mio papà Gino Strada non c’è più. Io vi abbraccio ma non posso rispondere ai vostri tanti messaggi (grazie), perché sono qui: dove abbiamo appena fatto un soccorso e salvato vite. È quello che mi hanno insegnato lui e la mia mamma. Abbracci forti a tutte e tutti.” Queste sono le parole che ha scritto in un tweet Cecilia Strada, la figlia dei due fondatori di Emergency. “I pazienti vengono sempre prima di tutto, il senso di giustizia, la lucidità, il rigore, la capacità di visione: erano queste le cose che si notavano subito in Gino”. Questo è il messaggio della Ong.

Arriva il bonus condizionatori che permette di risparmiare sull’installazione di un nuovo condizionatore oppure di sostituire quello vecchio con uno più performante e con una classe energetica più efficiente. Il bonus mobili inserito nella legge di bilancio del 2021 permette, oltre al bonus ristrutturazioni, di avere delle agevolazioni per un nuovo condizionatore. Le temperature torride di questa estate potrebbero permettere di dare una rinfrescata a tutti. La detrazione è valida fino a fine anno, dà diritto a una detrazione fiscale tra il 50 ed il 65%, anche senza l’obbligo di effettuare una ristrutturazione edilizia.

 

Come spiegato da Adiconsum, la detrazione al 50% è prevista nel caso in cui l’acquisto dell’apparecchio sia abbinato “alla ristrutturazione della casa (bonus ristrutturazioni), ma anche a un intervento di manutenzione straordinaria senza la ristrutturazione (bonus mobili)”, con un tetto massimo di spesa pari a 16mila euro. Per questo motivo la detrazione va associata alla richiesta del Bonus ristrutturazioni. Il climatizzatore deve obbligatoriamente essere ad alto risparmio energetico, un aspetto da comprovare tramite specifica certificazione del produttore o del termoidraulico. La detrazione invece, sale fino al 65% di detrazione se la compravendita non è connessa ad alcuna ristrutturazione, ma in questo caso il condizionatore “deve appartenere a una classe energetica superiore e il tetto massimo di spesa è di 46.154 euro”.

 

Il bonus può essere richiesto senza alcun limite di reddito o Isee da persone fisiche, esercenti di arti e professioni, società di persone e di capitali, associazioni di professionisti, condomini, istituti autonomi per le case popolari e cooperative di abitazione a proprietà indivisa. Si può usufruire del bonus fino a fine anno, richiedendo l’agevolazione direttamente nella dichiarazione dei redditi. Nel totale delle spese, suddiviso in 10 quote annuali di pari importo, possono essere inclusi anche trasporto e montaggio, purché il pagamento venga effettuato con strumenti perfettamente tracciabili.

 

 

Continua la campagna vaccinale per raggiungere l’immunità dell’intera popolazione. Questa volta però c’è un cambio di direzione: il generale Francesco Figliuolo decide che la priorità è rappresentata dai giovani, pertanto risulta necessario mettere a punto una iniziazione per raggiungere l’obiettivo. Per raggiungere l’obiettivo, che è stato fissato dal generale Francesco Figliuolo, di immunizzare l’80% della popolazione entro fine settembre, c’è bisogno di un cambio di priorità della campagna vaccinale. In vista anche della possibilità di ritornare in presenza a scuola, si punta sui giovanissimi che sono maggiormente esposti durante la quotidianità delle giornate. Mentre 4,42 milioni di Italia con più di 50 anni non hanno ricevuto nemmeno la prima dose.

 

Il generale Francesco Figliuolo ha fissato l’obiettivo di immunizzare l’80% della popolazione entro fine settembre. Ma piuttosto di “rincorrere” gli over 50 che non si sono sottoposti alla somministrazione di alcuna dose del vaccino progettato contro il COVID-19, si conferma la possibilità di puntare sui giovani. In una lettera indirizzata alle Regioni, il generale chiede di “predisporre corsie preferenziali per l’ammissione alle somministrazioni dei cittadini” che rientrano nella fascia di età tra i 12 e i 18 anni. A partire dal 16 agosto quindi i ragazzi tra i 12 e i 18 anni possono ricevere la somministrazione di Pfizer o Moderna “anche senza preventiva prenotazione”.

 

“La campagna vaccinale si sta sviluppando nei termini pianificati che vedono il progressivo raggiungimento degli obiettivi previsti per l’immunizzazione delle classi prioritarie, dei cittadini maggiormente vulnerabili e fragili”. Continua a scrivere il commissario Figliuolo che spinge per accelerare la somministrazione di prime dosi. In caso contrario, l’obiettivo fissato dallo stesso Figliuolo di immunizzare l’80% della popolazione entro fine settembre non verrebbe raggiunto. Tra i cittadini “maggiormente vulnerabili e fragili”, c’è da includere anche gli over 50 che non hanno ricevuto alcuna dose. Ad oggi però c’è un cambio di priorità, il generale butta la spugna puntando sui giovani.

La settimana scorsa il mondo di Hollywood è stato sconvolto dalla denuncia di Scarlett Johansson contro la Disney. L’arrivo nelle sale e in contemporanea su Disney+ del nuovo film targato Marvel, Black Widow con protagonista Scarlett Johansson, non ha sorpreso dati i problemi che ha portato con sé la pandemia. La situazione però sembra aver fatto infuriare la giovane attrice che è arrivata a denunciare addirittura la casa che ha prodotto e distribuito il film. Il contratto conferisce esplicitamente allo studio, ‘il controllo completo sul processo decisionale per quanto riguarda la distribuzione del film'”.

 

Gli avvocati della Johansson hanno portato al tribunale di Los Angeles la Disney per aver distribuito il film in contemporanea sia in sala che in streaming. A livello mondiale, in alcuni Paesi il film è uscito prima in streaming e poi nelle sale, causando una perdita economica ingente dati i bonus che avrebbe maturato l’attrice. Nel contratto infatti, sono dichiarati dei bonus che spetterebbero alla Johansson in base agli incassi al botteghino. Condividendo il film in contemporanea in sala e in streaming, secondo i legali dell’attrice sono stati inadempiuti gli accordi precedentemente sottoscritti. 

 

Ma i legali della Disney, con a capo Dan Petrocelli sono di tutt’altra opinione. “La causa è manifestamente sbagliata sotto ogni aspetto. Non ci sono mai stati limitazioni o vincoli circa la scelta dell’azienda su come distribuire Black Widow. Il contratto conferisce esplicitamente allo studio, e cito, ‘il controllo completo sul processo decisionale per quanto riguarda la distribuzione del film'” afferma Petrocelli. Secondo degli insider ci sarebbero stati delle iniziative di accordi tra le due squadre di legali. Gli accordi, di tipo economico, saranno discussi nelle prossime settimane per evitare di andare in cassazione. Ma le richieste della Johansson sono state dichiarate come irragionevoli, quindi la lotta continuerà per molto tempo prima di vedere una risoluzione.

Il calciomercato si è infuocato negli ultimi giorni. La partenza improvvisa di Lukaku con destinazione Londra, sponda Chelsea ha provocato un effetto domino su gran parte della serie A. L’Inter ha individuato il nuovo attaccante per il dopo Lukaku. Contatti ravvivati con Edin Dzeko dopo l’estate scorsa passata tra corteggiamenti ma con la trattativa mai conclusa. La Roma pensa ad Isak dopo l’eventuale partenza dell’attaccante bosniaco. Isak ha impressionato all’europeo e su di lui ci sono molte big di europa. Sempre dalla Roma c’è l’affare in chiusura con il Milan. Florenzi, non nei progetti del nuovo tecnico Mourinho, partirà per Milano. Si tratta per un prestito con diritto di riscatto che diventa obbligo ad alcune condizioni, tipo la qualificazione in Champions.

 

Calciomercato Juve. Si cerca un centrocampista da regalare a Massimiliano Allegri. Ramsey non è più gradito, si pensava ad un cambio di ruolo per lui ma ormai è diventato un esubero. Si preferisce Pjanic dal Barcellona che è deciso a dare via libera al giocatore. Locatelli aspetta la chiamata della Juve, rimane un obiettivo ma la trattativa resta difficile. Il Sassuolo non molla la presa, chiede ancora 40 milioni e continua a ricevere offerte dalla Premier. Il giocatore vuole la Juve e attende, probabilmente il trasferimento, all’estero o alla Juve, si finalizzerà negli ultimi giorni di mercato.

 

Simy è pronto al ritorno in serie A, intesa di massima tra Crotone e Salernitana. Il giocatore spinge per tornare a giocare nella massima divisione dove ha fatto innamorare il Crotone. Ben 26 le reti messe a segno dal nigeriano.

Dopo Hernani e la trattativa in chiusura per Lammers il Genoa si appresta a mettere a segno un altro colpo. Johan Vasquez, di proprietà del Pumas è uno dei prossimi colpi del Grifone.

La Fiorentina continua a cercare un esterno per il suo centrocampo, il nome più insistente nelle ultime ore è quello di Zappacosta, trattativa complicata.

Ilaria Capua, virologa e direttrice del One Health Center in Excellence dell’Università della Florida ha parlato in merito all’andamento della pandemia. Usa parole forti e metafore che palesano la drammaticità della situazione segnata da un aumento vertiginoso dopo la pandemia. “Le notizie che arrivano dagli Usa mi inquietano. I casi di Covid-19 sono in aumento vertiginoso soprattutto in Florida e si parla insistentemente di breakthroughs, ovvero rotture. […] Le rotture si verificano quando il virus in circolazione è sufficientemente diverso da quello che ha generato gli anticorpi (ovvero dal vaccino) da sfuggirgli”. Queste sono le parole che la virologa ha detto nel suo editoriale sul Corriere della Sera di oggi, venerdì 6 agosto.

 

 

È come se le maglie della rete da cattura che abbiamo ottenuto vaccinandoci con il Sars CoV2 della prima ora, fossero diventate adesso troppo larghe per catturare efficacemente anche la variante Delta” questa è la metafora utilizzata dalla virologa per avvicinare gli italiani alla realtà dei fatti. “La variante Delta -prosegue- in questa metafora marina, è diventata scivolosa e sfuggevole come un’anguilla, e mentre alcune di queste rimangono intrappolate nella rete di anticorpi ed immunità cellulare e non riescono a proseguire oltre, altre invece sfuggono ed attraverso il sangue arrivano a destinazione, ovvero negli organi.”

 

“[..] La brutta notizia è che la variante Delta sta provocando rotture vaccinali con casi sintomatici in persone vaccinate. Il virus sfuggente arriva al bersaglio, perché la rete di protezione non lo ferma. La seconda brutta, bruttissima notizia è che con la variante Delta l’effetto di abbattimento della trasmissione virale nei soggetti vaccinati sarebbe minore. […]. Sembrerebbe che ci sia la preoccupazione, vista la situazione attuale, è che i vaccinati siano esposti agli stessi pericoli cui siano esposti coloro che non sono stati vaccinati. “Insomma, se si è vaccinati il rischio di rimetterci la pelle o accorciare la propria vita di qualche anno è veramente bassissimo. Per i non vaccinati, invece no e sarà ben diverso”.

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