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Dopo un’attesa snervante ecco che anche nel nostro Paese arriva il secondo vaccino utile a combattere questo maledetto Coronavirus, dopo le fiale di Pfizer/Biontech ecco che l’azienda statunitense, Moderna, che da anni lavora incessantemente nel campo delle biotecnologie ha inviato le prime cinquanta mila dosi in Italia.
Molti si chiedono quali sono le differenze rispetto a quello che già da circa venti giorni stiamo somministrando con attimi risultati nel nostro Pese, le risposte non tardano ad arrivare grazie anche al bugiardino che Moderna ha reso pubblico proprio pochi giorni fa.
In questo breve articolo sommariamente cercheremo di togliervi qualche dubbio.

Il vaccino Moderna funziona preparando il corpo a difendersi contro COVID-19, contiene una molecola chiamata mRNA che ha le istruzioni per produrre la proteina spike, questa si trova sulla superficie del virus SARS-CoV-2 di cui il virus ha bisogno per entrare nelle cellule del corpo.
Quando una persona riceve il vaccino, alcune delle sue cellule leggeranno le istruzioni dell’mRNA e produrranno temporaneamente la proteina spike, il sistema immunitario della persona riconoscerà quindi questa proteina come estranea e produrrà anticorpi.
Se, in seguito, la persona entra in contatto con il virus SARS-CoV-2, il suo sistema immunitario lo riconoscerà e sarà pronto a difendere l’organismo da esso.

Potrò essere somministrato alle persone che hanno già compiuto la maggiore età, come il siero Pfizer anche questo ha bisogno di una seconda dose di richiamo, somministrata a 28 giorni dalla prima, dopo 8 giorni da questa il paziente sarà coperto per un tempo non ancora del tutto stabilito.
Contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè è essenzialmente “senza sodio”, altri principi attivi che costituiscono il farmaco sono elencati nel bugiardino, importante sapere se si ha allergie verso uno dei componenti.
Nei prossimi giorni inizierà la somministrazione nelle regioni più virtuose del nostro Paese.
 

 

Dobbiamo ammettere con estrema felicità che la campagna di vaccinazioni contro il Coronavirus , sul nostro territorio sta procedendo in maniera spedita, secondo i dati di ieri i vaccinati hanno superato la soglia dei 730 mila, un numero che ci ha permesso di essere il primo Paese nell’intera Europa.
Le prime dosi di vaccino arrivate sul nostro territorio già il 27 Dicembre 2020 sono quelle dell’azienda Pfizer/Biontech che ogni settimana sta consegnando circa 450 mila dosi che poi vengono distribuite alle regioni secondo un piano redatto da Domenico Arcuri.
L’Italia aveva fatto affidamento anche al vaccino AstraZeneca, purtroppo però ci sono dei piccolissimi ritardi che cercheremo di spiegarvi.

Arriva però una brusca frenata dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA) per il vaccino studiato ad Oxford, brutta notizia soprattutto per il ministro Roberto Speranza che aveva fondato la sua strategia vaccinale proprio su questo siero.
Nei giorni scorsi il vicedirettore dell’Agenzia europea dei medicinali, Noel Wathion ha sottolineato l’improbabilità di dare il via libera per il vaccino entro il mese di Gennaio mentre in alcuni Paesi come la Gran Bretagna la commercializzazione è già in fase avanzata.
Nel caso in cui le parole di Ema vengano confermate, l’Italia potrebbe subire un grave danno.

Il ministro Speranza in accordo con l’Unione Europea ha acquistato 40.3 milioni di dosi AstraZeneca, molte più delle 26,92 milioni di fiale che ci spettano dalla Pfizer e le 10,7 milioni di Moderna, e proprio nel primo trimestre del 2021 l’Italia avrebbe dovuto avere circa 16.1 milioni di dosi, al momento non è stato ancora valutato dagli organi competenti.
Purtroppo dobbiamo sottolineare l’ennesimo fallimento del nostro Ministro che ha puntato tutto su un siero non ancora disponibile, molti di noi si chiedono il perchè di questa strana mossa, ma dopo vari ragionamenti una giusta motivazione non l’abbiamo trovato e soprattutto chi di dovere non ci ha fornito questo tipo di info.

La campagna di vaccinazione sul nostro territorio sta procedendo nel migliore dei modi, nonostante i ritardi di alcune regioni come la Lombardia, ieri il totale dei vaccinati ha superato la soglia dei 700 mila , insomma numeri davvero importanti da farci diventare la prima nazione in Europa per numero di dosi somministrate.
All’inizio di questa settimana però sono sorti alcuni problemi riguardo la distribuzione dei vaccini Pfizer-Biontech,  tanto che la regione Campania e qualche altro territorio già da domenica risultano essere senza vaccini.
In compenso a questa situazione, domani in Italia saranno disponibili i nuovi vaccini dell’azienda  Moderna, in arrivo circa 50 mila dosi.

Lo stock di 50 mila dosi giungerà tramite aerei privati a Roma, scortato dalle forze armate verrà trasferito poi all’Istituto Superiore di Sanità che dovrà provvedere alla distribuzione regionale.
L’idea principale di Domenico Arcuri  responsabile del piano di vaccinazioni, sarebbe quella di consegnare queste dosi alle regioni definite virtuose e che hanno già finito le dosi di Pfizer.
Le dosi di Moderna potrebbero essere inoculate agli over 80, in modo da iniziare a limitare i decessi giornalieri e  gli ingressi nelle terapie intensive, e al personale scolastico in modo da poter iniziare a riaprire le scuole con una maggiore sicurezza.

L’azienda statunitense in accordo con il nostro governo dovrà inviare circa tre milioni di dose entro fine marzo e circa cinquanta milioni entro il 2021.
Per la situazione vaccini in Italia sembra andare tutto per il verso giusto, per fine settimana i vaccinati dovrebbero essere più di 1 milione, cifra importante.
Domenico Arcuri ha sottolineato ancora una volta che per il mese di Marzo i vaccinati in Italia saranno circa 3 milioni e per la fine dell’anno saranno più di 30 milioni, grazie anche all’arrivo del vaccino AstraZeneca che entro fine mese avrà il via libera anche dall’Ema e inizierà subito la commercializzazione in Italia.

 

 

 

 

 

Il vaccino AstraZeneca quasi sicuramente non sarà disponibile per il mese di gennaio, a dare questa scioccante notizia ci pensa il vice direttore esecutivo dell’Agenzia europea del farmaco (Ema), Noel Wathion, in un’intervista al quotidiano belga Het Nieuwsblad, sottolineando che l’azienda farmaceutica fino ad adesso non ha fatto richiesta di nessun tipo per l’approvazione del vaccino nei Paesi dell’Europa.
Duro colpo soprattutto per il nostro Paese che contava di ricevere circa 16 milioni di dosi nei primi tre mesi del 2021, il piano messo a punto per i vaccini sembra subire una brutta sbandata, Arcuri e il Ministro Speranza sono a lavoro per risolvere questo intoppo.

Il problema riguarda un ritardo burocratico che rischierebbe di far saltare l’arrivo delle dosi nel primo trimestre, inoltre Noel Wathion ribadisce la mancanza di dati relativi alla qualità del farmaco, imprescindibili anche soltanto per dare un via libera condizionato alla commercializzazione.
Nonostante ciò in questi giorni l’amministratore delegato di AstraZeneca ha rassicurato tutti sull’efficacia del vaccino, sottolineando l’imminente arrivo dei dati sulla fase tre, che confermerebbero un’efficacia del 95%, in linea con gli altri vaccini.
In America invece l’autorizzazione sarebbe in arrivo la somministrazione dovrebbe iniziare la prima settimana di Gennaio.

Il problema nel caso questo ritardo venisse confermato sarebbe si dell’Europa che aspetta 400 milioni di dosi ma soprattutto per l’Italia che ha prenotato oltre 40 milioni di fiale, il piano Arcuri infatti prevede l’arrivo di 16 milioni di vaccini AstraZeneca a fronte delle 8.6 milioni di fiale Pfizer, nel primo trimestre del 2021 in modo da raggiungere 13 milioni di vaccinati per la fine di Marzo.
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza insieme al commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 non hanno ancora proferito parole sulla questione, si spera che l’azienda farmaceutica velocizzi le pratiche in modo da non creare ulteriori problemi in questo già difficile momento storico che stiamo vivendo.

Anche se quest’anno le festività natalizie saranno molto diverse dagli altri anni a causa del Coronavirus che ci costringe in questo periodo a restare a casa senza poter festeggiare come solito, con parenti e amici, in Italia vige sempre l’usanza di preparare dolci e tanti prodotti tipici del Natale.
In occasione quindi delle grandi abbuffate, per mantenere integro e sano il nostro organismo bisognerebbe mangiare sano e in maniera equilibrata i giorni che precedono le festività , ecco che in breve vi spiegheremo alcuni trucchetti e vi daremo alcuni consigli su cosa mangiare e come preparare il corpo a queste feste.

Complice la chiusura delle palestre, la sedentarietà dovuta ai continui lockdown che siamo costretti a subire, un’errata alimentazione potrebbe comportare gravissimi danni.
Spesso sapendo che durante i giorni di festa esageriamo con il cibo, nei giorni precedenti drasticamente riduciamo l’apporto calorico, nulla di più sbagliato perchè invece di dimagrire rischiamo di aumentare il nostro peso corporeo.
Seguire una precisa alimentazione ci consentirebbe di mangiare anche di più di quello a cui siamo abituati, partendo da una colazione ricca e abbondante per arrivare ad una cena leggere ma energetica.

Al mattino è sempre buono bere un bel bicchiere di acqua calda con una spremuto di succo di limone, per colazione possiamo alternare latte parzialmente scremato al tè insieme alle fette biscottate con una spalmata di marmellata.
Gli spuntini restano importantissimi, sia a metà mattinata che nel primo pomeriggio, alterniamo frutta fresca ad uno yogurt magro.
In linea di massimo a pranzo dobbiamo ridurre i carboidrati, sono concessi dunque prodotti di segale, integrali, farro, orzo, avena; per facilitare la digestione è opportuno un bel piatto di verdure di stagione, crude o cotte.
La sera bisogna mantenersi leggeri, allora via con un semplice yogurt o un frutto fresco, al massimo possiamo ricorrere ad un bel piatto di minestrone.

 

Momenti di panico stanno vivendo i cittadini dell’intero pianeta dopo la brutta scoperta di una variante del virus Sars-CoV-2 , annunciata da alcuni scienziati inglesi pochissimi giorni fa.
La variante B.1.1.7, è stata identificata proprio sul territorio britannico, secondo le prime indiscrezioni questa mutazione aumenterebbe la contagiosità anche se in merito risultati scientifici non sono stati ancora fatti, per prevenire la diffusione, alcuni Paesi, in primis l’Italia, hanno sospeso i voli per e dall’Inghilterra.
In queste ore gli studiosi sono a lavoro per capire se questa mutazione può cambiare il trend della pandemia e soprattutto se il vaccino Pfizer resta ancora efficace.

Boris Johnson richiude di nuovo la parte sud est dell’Inghilterra preoccupato per questa mutazioni, è doveroso precisare che non esistono ancora dati certi sull’aumento della contagiosità che alcuni studiosi hanno ipotizzato, per questo interi Paesi sono a lavoro da 2 giorni per definire con certezza la pericolosità.
I consulenti britannici hanno notato questa variante già una decina di giorni fa, quando nel Kent questo virus circolava indisturbato, nelle ultime settimane circolava anche a Londra e quasi sicuramente in altri Paesi Europei ma con minor velocità.
Per comprendere meglio questa situazione, ecco in breve come viene a crearsi una mutazione di un virus.

Il virus penetra in un organismo definito ospite e sfrutta le cellule per replicarsi, ovvero creare nuove copie di se stesso.
Essendo un meccanismo non preciso, possono presentarsi degli errori nella fase in cui il materiale genetico del virus viene trascritto per farne una copia, il risultato di questo errore è una mutazione, spesso sono innocue e si espandono senza creare problemi nella popolazione.
Il Coronavirus attualmente presenta almeno due mutazioni al mese, ma le 20 che presenta la variante inglese non si erano mai viste prima, nonostante ciò i ricercatori non sono del tutto convinti di questi dati e ritengono premature le conclusioni date dal primo ministro Inglese.

In un 2020 davvero terribile soprattutto sotto il punto di vista sanitario e quindi della nostra salute, circola ormai da un bel pò una bellissima notizia che riguarda la scoperta di un vaccino che ci farà sconfiggere questo maledetto Corona Virus.
Pfizer Inc. nota un’azienda farmaceutica statunitense è stata la prima a pubblicare dati confortanti sul vaccino e nel Regno Unito è addirittura iniziata la somministrazione, in Italia invece secondo un programma emanata dal Governo centrale nella seconda metà di Gennaio il farmaco dovrebbe essere iniettato alle categorie definite a rischio come medici e personale sanitario, anziani, forze dell’ordine e personale scolastico.

Ad esaltare ancora di più il grande successo dell’azienda statunitense ci pensa il New England Journal of Medicine, una delle riviste mediche più importanti al mondo e che difficilmente si espone così tanto quando si parla di scoperte in ambito scientifico.
I risultati importanti della fase tre hanno evidenziato un’efficacia del farmaco pari al 95% dei casi, rari sono stati i casi dove dopo la somministrazione si siano presentati reazioni avverse importanti, su questi dati l’editoriale NEJM ha etichettato il vaccino come un trionfo della medicina facendo i complimenti alla Pfizer e Biontech.

Il risultato è ancora più eclatante se consideriamo che il vaccino è basato sull’ RNA messaggero, ovvero una tecnica mai impiegato in uno studio che coinvolge l’intero universo.
Come detto in precedenza il Il vaccino BNT162b2 è in uso già in Inghilterra che prevede di vaccinare 3 milioni di persone per la fine dell’anno, presto partirà anche l’Europa e gli Stati Uniti d’America
Resta però il problema legato alla gestione del farmaco, deve essere conservato a una temperatura intorno ai -70 °C e qualche dubbio sugli effetti avversi che si potrebbero presentare a lunga distanza dal giorno dell’iniezione, visto che nelle fasi preliminari solo 20 mila persone si sono sottoposte al vaccino.

In Italia ieri è stato presentato alla Camera dei Deputati il piano straordinario di vaccinazione contro il Corona Virus che quasi sicuramente partirà dalla seconda metà di Gennaio con le prime iniezioni alle categorie più a rischio come medici, infermieri, forze dell’ordine e anziani, mentre in alcuni Paesi la situazione è già ad uno step più avanzato.
La Cina nonostante non abbia alcune informazione certa e sicura sul vaccino e soprattutto sugli effetti indesiderati ha già somministrato più di un milione e mezzo di dosi, in particolari a militari, funzionari del governi e ai dipendenti delle case farmaceutiche.
Il Presidente russo Vladimir Putin proprio oggi avanzerà la richiesta per la vaccinazione di massa.
Ma cosa sappiamo realmente su questi vaccini?

La Cina grazie alle genialità di CanSino Biologics, azienda fondata solo da pochi anni ma con grandi risultati alle spalle in ambito di ricerca scientifica ha già somministrato il vaccino ad una fetta ristretta di popolazione.
Il farmaco è basato su un adenovirus chiamato Ad5 non replicante che iniettato produce la proteina Spike, il nostro organismo prontamente inizia a produrre anticorpi e a distruggere il virus.
I dati a disposizione su questo vaccino provengono solo dalla fase 1 e dalle fase 2 di sperimentazione, essendo molto positivi il governo Cinese ha subito iniziato la somministrazione ai militari e successivamente ad altri cittadini.
Come ben si evince, i dati finali non sono stati resi noti alla stampa.

In Russia il Gamaleya Research Institute in tempi molto brevi ha realizzato il vaccino contro il Corona Virus, anch’esso un vettore virale non replicante come ha fatto la Cina.
La somministrazione va ripetuta due volte, la seconda a distanza di 21 giorni.
Il vaccino chiamato Spuntik V presentato come efficace nel 92% dei casi testati già prima dei risultati preliminari della fase 3 sarà usato entro pochi giorni sull’intera popolazione.
Lo studio fatto su questo vaccino sembra essere molto piccolo rispetto all’importanza del farmaco, la notizia ha fatto storcere il naso proprio a tutti.
La Russia avrebbe addirittura già firmato un’accordo per la vendita del farmaco all’Argentina, Brasile e Messico.

 

Anche i nostri nonni, fin da bambini ci hanno sempre consigliato di bere soprattutto appena svegliati un bel bicchiere di acqua calda per mettere in moto il nostro organismo e apportargli grandi benefici, non so in quanti però la mattina al posto del caffè o del latto hanno preferito bere acqua calda.
E’ risaputo che bere acqua secondo un giusto dosaggio porti enormi benefici al nostro corpo come alleggerire il lavoro renale e quindi stimolare la diuresi e l’eliminazione di tossine, idratare la palle, mantenere insomma l’omeostasi nel nostro corpo.
Alcuni recenti studi hanno però dimostrato che se si beve un bicchiere di acqua calda al giorno, i benefici apportati al nostro organismo aumentano.

Primo beneficio dell’acqua calda lo ritroviamo a livello dell’intestino, la temperatura alta dell’acqua fa si che non ci sia la formazione di grasso intorno alle pareti intestinali come accade quando ingeriamo acqua fredda, inoltre  a stomaco vuota aiuta molto la peristalsi intestinale e quindi apporta benefici a chi soffre di stitichezza.
Gli esperti sostengono che l‘acqua calda accompagnata da una scorza di limone aiuta il metabolismo ed in particolare ad abbattere i grassi determinando una funzione detox per il corpo che insieme ad una buona alimentazione porterà alla perdita di qualche chilo.

Le donne dovrebbero già saperlo, per chi soffre molto durante il ciclo mestruale a causa di spasmi e dolori , bere acqua calda allevia questi due fastidiosi sintomi.
Di questi periodi i sintomi influenzali affliggono la nostra quotidianità, alleviare tosse e catarro risulterà facilissimo bevendo di prima mattina un bicchiere di acqua caldo.
Anche gli adolescenti che forse non crederanno a queste belle parole, potrebbero provare l’efficacia dell’acqua calda sul proprio viso in quanto acne e brufoli potrebbero scomparire in maniera molto più veloce di quanto assumiamo pomate e medicinali a base di cortisone.

In un momento davvero drammatico per la nostra nazione a causa del propagarsi senza freni di questo maledetto virus, arrivano delle buone notizie, in primis sul vaccino che sembra essere quasi vicino alla distribuzione, poi sulla questione test diagnostici, e la bella notizia in merito arriva addirittura dall’Italia.
L’Ospedale Pediatrico Mayer di Firenze che è famoso in tutto il mondo per la pregevole assistenza ai bambini e per la ricerca scientifica, ha messo a punto un nuovo test per diagnosticare la positività al coronavirus SARS-CoV-2.
Da lunedì prossimo verrà utilizzato come screening per i circa 1500 operatori sanitari che stanno lavorando in maniera impeccabile di fronte a questa catastrofe sanitaria.

Il nome dato a questo test è molto divertente, “Uffa” presenta delle novità davvero importanti.
Innanzitutto è un tampone solo ed esclusivamente nasale, non bisogna quindi raccogliere il campione anche in bocca e soprattutto è opportuno passarlo nelle narici senza andare in profondità ,la facilità prevede quindi l’auto somministrazione senza la presenza obbligatoria del personale sanitario.
Naturalmente il prelievo verrà sempre raccolto in una provetta e dovrà essere analizzato in laboratori specializzati e convenzionati con il sistema sanitario nazionale, ma potrà snellire le lunghe file ai drive-in e ai pronto soccorso degli ospedali.

Lo studio che hanno condotto gli studiosi del Mayer sulla validità del test hanno riportato ottime notizie , infatti si è potuto vedere che non esistono casi di falsi negativi o falsi positivi e che ha la stessa efficacia del classico tampone rino-faringeo.
Una buona notizia in un periodo davvero molto molto buio, soprattutto per il personale sanitario che proteggendosi di più automaticamente protegge anche i pazienti, ma potrà essere uno spiraglio importante anche per la questione affollamento dei nosocomi e dei drive-in.
A riguardo molte riviste scientifiche di fama internazionale hanno pubblicato con entusiasmo questo studio italiano.

 

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