Le statistiche sull’andamento delle criptovalute – piuttosto sgradite – le abbiamo viste tutte. Nella prima metà dell’anno, le valute virtuali sono state investimenti non particolarmente soddisfacenti, con i big come Bitcoin che hanno perso il 60%, e con i possessori di Ethereum che hanno risentito di un complessivo andamento deludente. Ripple, che pure è una delle criptovalute più interessanti, ha subito un calo dell’86%, mentre le nuove criptovalute che si stanno affacciando proprio in questo momento sul mercato, mostrano tutta la fatica del caso.
Insomma, a guardare le quotazioni delle criptovalute nel corso della prima parte del 2018, il panorama non sembra essere roseo. Ma perché qualcuno è convinto che presto le cose cambieranno? In realtà, una prima risposta onesta è che nessuno può prevedere la prossima mossa evolutiva di questo settore. Dal rally primaverile di aprile, la psicologia verso le criptovalute è stata piuttosto confusa, con i modelli tecnici che hanno spesso sbagliato mira.
Ad ogni modo, guai a lasciarsi abbattere. Sebbene i prezzi delle criptovalute non abbiano certamente reagito positivamente alle ultime evoluzioni, in realtà a gioire sono stati soprattutto gli investitori convenzionali, che hanno ottenuto i migliori successi sulle criptovalute in modo indiretto, puntando sui titoli che hanno visto nella blockchain e nel mining la loro fortuna. Nel complesso, le società tecnologiche hanno visto i propri valori crescere di oltre il 10%, e alcune delle aziende maggiormente interessate da questo business, come AMD (+ 50%) e Nvidia (+ 22%) sono state vere e proprie best performer. Il fatto che entrambe progettino i chip ASIS per l’elaborazione delle criptovalute ad alta velocità, non sembra essere un caso.
E per il futuro? Per il resto dell’anno, MarketWatch ha cercato di fare il punto riportando diverse previsioni da parte di noti analisti, sostenendo che innanzitutto le attuali aspettative sul mercato azionario statunitense non siano molto positive, poiché pare “estremamente costoso e poco attraente rispetto ad altri mercati”. La chiave di volta dei ragionamenti di MarketWatch non è solo l’idea di tassi d’interesse più elevati man mano che passeranno i trimestri, ma anche la valutazione record del mercato. Naturalmente, questa è solo un’opinione in un campo molto vasto, in cui ognuno ha le proprie idee, ma è certo che il quadro finanziario internazionale stia cambiando.
Detto ciò, considerato che gli investitori sono costantemente alla ricerca dei migliori rendimenti e- non vi è dubbio che le criptovalute siano nella parte bassa dello spettro dei prezzi storici – l’attenzione nei confronti di Bitcoin & co. sta tornando a crescere. Certo, non è il solo prezzo che definisce il valore di questi progetti (ciò che in fondo sta creando valore per le criptovalute è il crescente rispetto per la tecnologia blockchain), ma è chiaro le riflessioni di cui sopra e l’ingresso in campo di alcuni grandi operatori (dalle principali banche agli investitori istituzionali) siano il miglior biglietto da visita per auspicare una seconda parte di 2018 più positiva per le criptovalute.
E voi che ne pensate? State entrando nel mercato criptovalutario long o short?