Allarme influenza: saranno tantissimi gli italiani a letto a causa di un’influenza molto aggressiva. Importante difendersi e vaccinarsi
C’è ancora tempo per vaccinarsi: infatti, il picco relativo all’allarme influenza di quest’anno non è ancora arrivato, anche se già nelle prime settimane del mese di dicembre l’influenza ha messo a letto moltissime persone, specialmente anziani e bambini.
Come da previsioni, per quest’anno l’influenza è molto più aggressiva e tosta del solito: e chi non credeva alle parole di medici e virologi, sta sicuramente iniziando a ripensare a quanto era stato dichiarato solo nel mese di settembre, quando si parlava di un ceppo influenzale che ci avrebbe fatto rimpiangere quello dello scorso anno. Insomma, quest’anno l’Italia è molto più a rischio: e sebbene il picco influenzale non si sia ancora manifestato – dovrebbe essere infatti tra gennaio e febbraio – già migliaia di italiani sono a letto, con sintomi tra i più vari, come tosse, raffreddore, febbre, spossatezza, dolori articolari. Sintomi simili a quelli dello scorso anno, ma con una differenza importante: a causa dell’aggressività dell’influenza, per quest’anno pensiamo ad una degenza molto più difficile e lunga, e ad un numero più importante di persone che verranno contagiate.
Ci si può ancora preparare per la difesa: le vaccinazioni – gratuite per alcune categorie di persone a rischio – possono essere ancora effettuate.
Ospite in studio insieme alla sorella Benedetta, la Parodi ha raccontato di essere stata colpita e sorpresa da quella telefonata che inizialmente ha visto come uno scherzo dei suoi colleghi. Ma in effetti, uno scherzo non era: infatti, dall’altro capo del telefono c’era proprio il regista di film a luci rosse che le proponeva un provino per prendere parte ad uno dei suoi film. Precisando, però, che non si sarebbe trattato di una parte da protagonista, ma di un ruolo secondario: la giornalista, però, rifiutò di fare quel provino.
Lo stesso sorriso con cui, quindici minuti dopo la chiamata dell’infermiera dell’ospedale, il Babbo Natale del Tennessee si è precipitato nella stanza del bambino, e con i suoi 130 chili, la sua barba bianca e le sue bretelle, lo ha preso in braccio e si è fatto abbracciare. Il piccolo, felice per aver finalmente realizzato il suo desiderio, ha chiesto a Babbo Natale dove sarebbe andato dopo la morte: “Ho risposto che quando sarebbe arrivato in Paradiso doveva dire di essere l’elfo numero uno di Babbo Natale, e lo avrebbero fatto entrare”, ha raccontato Schmitt-Matzen, che ha anche dichiarato di aver sofferto molto per la morte del piccolo.
Rispetto agli anni ’60, infatti, i bambini che oggi non riescono a superare il canale sono 36 su 1000, contro i 30 su 1000 di quegli anni: numeri interessanti, che fanno riflettere sul fatto che proprio il parto cesareo potrebbe aver incentivato l’aumento dei bambini “troppo grandi”.
Ma chi ha detto che regalare esperienze significhi dover per forza spendere tanto? Le cose non stanno affatto così. Sia perché ad oggi abbiamo ancora molti giorni di tempo per trovare il regalo di Natale più adatto e che faccia anche riferimento alle nostre esigenze di budget, sia perché in questo modo è possibile cercare il dono giusto, senza dover fare la consueta corsa ai regali, che spesso indica anche qualche fastidio di troppo.
Stefano Bettarini su Chi, in una recente intervista rilasciata al noto settimanale, ha voluto dire la sua in merito alle ultime vicende che lo hanno visto protagonista, ed ha dichiarato che, sebbene nutra un notevole interesse per le donne – come peraltro si è anche visto all’interno della sua esperienza nel reality show – non vuole mettere da parte quello che è il suo amore più grande in assoluto, ovvero i suoi figli.
È così iniziato un botta e risposta tra il Garante e l’operatore telefonico. La Tre ha dichiarato che questo arricchimento senza giusta causa non sarebbe mai avvenuto, non solo perché è stato esercitato il dovere di informazione sugli utenti, che hanno ricevuto un semplice Sms in cui venivano proposte le soluzioni per evitare l’accesso alla segreteria telefonica, ma anche perché gli utenti che hanno lamentato questa situazione sono stati rimborsati. Dal messaggio della Tre al Garante è anche emerso che disattivare la casella della segreteria telefonica non è un’opzione possibile, perché costerebbe troppo e sarebbe comunque una soluzione che riguarda solo i possessori di iPhone: un modo per dire che il gioco non vale la candela.
Oggi, però, a distanza di un mesetto dall’ultima puntata del Grande Fratello Vip, si ritorna a parlare del noto programma, di cui si cercherà di avere qualche informazione in merito soprattutto per quel che riguarda i nuovi concorrenti. È quindi partito il totonomi: chi saranno i nuovi partecipanti del reality show versione Vip?