Luoghi comuni sulla gravidanza: vi sono alcune false idee che riguardano la gestazione e la possibilità di avere un figlio, ed in particolare di determinare il sesso del nascituro
Molto spesso quando si parla di gravidanza si fa riferimento a diversi luoghi comuni che riguardano questo tema così delicato di importante, ed è bene essere in grado di sfatarli tutti, onde evitare problemi e rischi associati ad ignoranza ed inconsapevolezza della verità.
Uno dei falsi miti che riguardano la gestazione è la capacità di determinare il sesso del nascituro attraverso dei semplici metodi che in realtà non hanno alcun fondamento scientifico e proprio per questo non possono essere considerati importanti o comunque veritieri. Secondo le raccomandazioni delle vecchie nonne per esempio se si vuole che il bimbo sia un maschio si deve fare in modo che i testicoli siano caldi prima del rapporto e fare l’amore solo nei giorni pari stando con la testa rivolta al nord. Chi invece vorrebbe avere una femminuccia dovrebbe farlo solo nei giorni dispari dopo la luna piena. Chiaramente nessuna di queste raccomandazioni è veritiera oppure ha un fondamento scientifico in quanto non vi sono delle possibilità di determinare il sesso del bambino in nessun caso.
Quando si parla della gravidanza spesso si parla anche di luoghi comuni e considerazioni del tutto false che riguardano esattamente il periodo della gestazione.
Una delle cose che spesso vengono dette in merito alla gravidanza e che sono assolutamente false e da contrastare è l’idea che quando si è vergini non si possa rimanere incinta.
Uno degli argomenti più dibattuti in merito alla gravidanza è quello secondo il quale durante il periodo mestruale non si possa rimanere incinta. In effetti questo è un luogo comune che spesso veniva detto alle ragazze che non volevano intraprendere un percorso di gravidanza, ma che comunque volevano avere dei rapporti sessuali non protetti con i loro fidanzati: si tratta quindi di un logo comune, in quanto in realtà è stato spesso dimostrato il contrario.
Il tema della gravidanza è spesso costellato di false idee e falsi miti generati soprattutto da vecchie concezioni e credenze delle vecchie generazioni: si tratta quindi di idee totalmente prive di ogni fondamento scientifico e di supporto medico che prendevano piede a partire dai pensieri e dalle opinioni che avrebbero potuto aiutare le donne nell’identificare delle possibilità maggiore di rimanere incinta.
Uno dei falsi miti che riguardano la gravidanza che è uno degli argomenti più dibattuti e sul quale spesso si fanno delle considerazioni anche parecchio false e prive di fondamento e quando secondo il quale sia necessario fare l’amore tutti i giorni. Per rimanere incinta, infatti, una donna dovrebbe concedersi ogni giorno a suo marito in quanto questo permette agli spermatozoi di essere più concentrati e quindi di arrivare più facilmente alla cervice uterina. In realtà le cose non stanno affatto così, e sono del tutto diverse, in quanto se l’uomo ha dei rapporti troppo frequenti la concentrazione di spermatozoi tende a diminuire e così anche la loro mobilità, e questo potrebbe in teoria diminuire le probabilità di concepimento. Qual è quindi la cosa giusta da fare?
Il tema della gravidanza è spesso costellato da luoghi comuni, falsi miti, e idee che provengono da vecchie concezioni delle nostre nonne o delle nostre bisnonne che avevano le loro credenze in merito ad un periodo così delicato ma comunque importante nella vita della donna come la gestazione.
Il linfedema può essere mantenuto sotto controllo seguendo le raccomandazioni elencate di seguito, tra cui: mantenere una buona alimentazione, fare esercizio fisico regolare, evitare infezioni, evitare di indossare abiti, scarpe o gioielli troppo stretti e praticare una buona cura della pelle per prevenire infezioni o infiammazioni. Tuttavia, una volta accertato di essere affetti da questa condizione, non rimane che sottoporsi a una terapia che, seppur non rappresenta la soluzione definitiva, permette di evitarne il peggioramento.
Che pancione hai? Era una delle domande più diffuse che le nostre nonne e bisnonne erano solite fare ad una donna in dolce attesa: lo scopo della domanda (e dell’osservazione della forma del pancione della gestante) avrebbe restituito, secondo questa diceria, delle informazioni molto importanti ed interessanti circa la gravidanza ma soprattutto circa il sesso del bambino. E così, quando, in epoche antiche, nessuna ecografia poteva fornire delle informazioni sul sesso del bebè, ecco che spuntavano le informazioni “mediche” delle nonne, che sostenevano di sapere esattamente di che sesso era la creatura portata in grembo.
Ancora oggi, nonostante una maggior informazione sui temi più o meno comuni, si continua spesso a credere a superstizioni e credenze popolari, che riguardano argomenti disparati, dall’alimentazione alla gravidanza, dagli animali allo svago. Una delle credenze popolari che un tempo erano molto diffuse riguardano la televisione: si diceva spesso ai bambini, ad esempio, che vedere troppa televisione fa male agli occhi, esattamente come si diceva che, al contrario, mangiare carote facesse aumentare e migliorare la vista.