Trapianto record a Milano in tempi di Covid-19

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Questo periodo appena trascorso , verrà ricordato per sempre come un momento in cui l’Italia e gli Italiani sono stati messi a dura prova in tutto e per tutto , per fortuna la battaglia sta viaggiando a nostro sfavore , cosi che il virus da qui a poco diventerà solo un bruttissimo ricordo.
Il comparto sanità è stato al centro dell’attenzione in questi mesi ,per fortuna più per situazioni di elogio e quindi positive che per malasanità , ultima esperienza riguarda il trapianto effettuato a Milano pochi giorni fa , operazione già assolutamente difficile , poi con il Covid-19 in giro la situazione era ancora più allarmante , ma per fortuna tutto è andato per il meglio.

Il trapianto di Francesco è stato davvero un calvario ,non tanto per l’operazione ma per il tempo trascorso in precedenza ,è ben noto che il ragazzo fosse positivo al Corona Virus e le sue condizioni fisiche stavano peggiorando giorno dopo giorno , quando il 30 Aprile viene inserito nella lista nazionale dei Trapianti.
Più o meno quindici giorni fa arriva la svolta , in un’altra regione un deceduto negativo al Covid-19 risulta essere idoneo per il trapianto , in pochissimo tempo il polmone arriva a Milano , il San Raffaele preparerà la sala dedicata ai trapianti in poche ore.

L’equipe formata da chirurghi , rianimatori  e infermieri addirittura sarà predisposta a turni , in modo che tutti possano lavorare le giuste ore e possano prendere un pò di fiato.
A spiegare meglio la situazione è il dott. Nosotti che mette in evidenza le pessime condizioni dei polmoni di Francesco pre-trapianto confermati poi anche dall’esame microscopico che faceva intravedere numerosi danni alveolari.
Per fortuna tutto è andato per il meglio , e come succede spesso nel nostro Paese , abbiamo scritto un’altra pagina importante della Medicina , lo sottolinea anche il direttore delle Unità di anestesia e rianimazione generale e cardio-toraco-vascolare dell’ospedale San Raffaele , Alberto Zangrillo.

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