Dopo 40 anni é stato svelato il mistero del doppio bouquet di Lady D.

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Diana Frances Spencer é stata consorte di Carlo, principe di Galles ed erede al trono del Regno Unito, dal 1981 al 1996. Dopo circa 40 anni dalle nozze dei due reali é stato risolto il mistero riguardo il doppio bouquet di Lady Diana. Durante il matrimonio tra il principe Carlo e lady Diana Spencer, nel lontano 29 luglio 1981, la principessa attraversò la navata della cattedrale con il suo abito in taffetà di seta avorio e il suo bouquet di gardenie bianche, orchidee e mughetto. Stando a quanto detto da MailOnline Lady Diana chiese ai fioristi ben due bouquet uguali. Questo era successo già con la regina Elisabetta.

 

Parla il fiorista David Longman: “Era molto facile da trattare. Non era particolarmente esigente. Era sempre affascinante”. Il fiorista però aggiunge un dettaglio inedito che svela il retroscena di quel mistero rimasto irrisolto fino ad ora: “Se guardi bene le fotografie del matrimonio della principessa Elisabetta, ti accorgerai che la grande fotografia con tutte le damigelle, tutte portano un bouquet, tranne la sposa. La principessa aveva chiesto infatti che il suo bouquet fosse messo sulla tomba del Milite Ignoto”. Da qui dunque la richiesta di avere due mazzi di fiori. “Quindi – prosegue chi ha seguito direttamente la scelta di Lady Diana- ne avevamo uno che è andato direttamente sulla tomba e l’altro che è stato consegnato a Buckingham Palace pronto per le fotografie”.

 

Al matrimonio dei reali oltre al bouquet doppio c’era di doppio anche il vestito di Lady Diana. David ed Elizabeth Emanuel, gli stilisti che si sono occupati dell’abito della principessa per il giorno del suo matrimonio, pensarono di creare due abiti diversi nell’evenienza che uno dei due vestiti venisse reso noto pubblicamente prematuramente. David chiarisce: “All’epoca volevamo essere assolutamente sicuri che il vestito fosse una sorpresa. Non l’abbiamo provato su Diana. Non ne abbiamo mai nemmeno discusso. Volevamo assicurarci di avere qualcosa lì; era per la nostra tranquillità, davvero”

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